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Buffon ricorda il passaggio alla Juve: "Andai in vacanza e al ritorno mi ritrovai bianconero"

Buffon ricorda il passaggio alla Juve: "Andai in vacanza e al ritorno mi ritrovai bianconero"TUTTO mercato WEB
© foto di www.imagephotoagency.it
venerdì 17 maggio 2024, 15:53Serie A
di Simone Lorini
fonte ParmaLive.com

A margine della cerimonia della consegna del Sigillo della Città di Parma a Gianluigi Buffon presso l'Auditorium Paganini, l'ex portiere ha ripercorso le tappe della sua lunga esperienza con la maglia crociata. Queste le parole raccolte da ParmaLive.com: "Secondo me mi ha aiutato tanto essere fatto in un certo modo e affrontare le situazioni come faccio. Spesso faccio delle classifiche sugli uomini, e spesso non so se prendere l'intelligenza, la lealtà, poi vedo che la cosa che mi colpisce di più in realtà è il coraggio. Penso che per me sia la qualità numero uno: spesso e volentieri la fine di questi uomini coraggiosi è quasi ingloriosa. Sono eroi che spesso perdono la loro battaglia e accanto a loro non ci sarà nessuno, ma verranno ricordati ed esaltati ancora di più. Sono quegli eroi che mi fanno impazzire, dimostrano di avere un'insensatezza ma anche un'enorme lealtà, che si traduce in un coraggio che gli permette di affrontare sfide incredibili. Certe volte mi ritrovo anche in loro".

Perché sei andato alla Juventus?
"Sono andato alla Juventus a un certo punto perché avevo ventitré anni, un futuro radioso davanti e il sentore-certezza che il Parma stesse un po' regredendo in quanto ad ambizione e progetto. Questo aveva fatto sì che inevitabilmente anche io mi guardassi intorno, anche perché sinceramente ho avuto proposte sin dall'inizio. Da quando avevo diciotto anni ho avuto intorno le migliori società. C'era il fratello di Ferguson che è venuto a vedermi tutte le domeniche per due anni per seguirmi per conto del Manchester United. Però non mi interessava: il mio obiettivo era provare una sfida impossibile come vincere lo scudetto con il Parma, perché secondo me ne avevamo le possibilità. Secondo me era la soddisfazione che più mi avrebbe garantito di aver ridato al Parma e alla gente quello che meritava. Ho ingaggiato questa sfida credendoci: dopo sei anni ho capito, anche con persone vicino a me che mi hanno fatto vedere con lucidità le cose, che c'era bisogno di fare un altro tipo di esperienza. In quell'anno avevo tre offerte importanti da parte di Juventus, Roma e Barcellona.

Andai in vacanza e dissi al mio procuratore e a mio padre: "Guardate voi quello che secondo voi è meglio per me". Nel senso che io avevo delle preferenze, ma capivo che erano dovute alle viscere, allo stomaco. Capendo questo mio limite e fidandomi del mio procuratore e di mio padre, dissi loro di scegliere secondo loro quello che sportivamente fosse meglio per me. Così quando sono tornato mi sono ritrovato alla Juventus".

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