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Italiane, per la difesa pescate in Africa

Italiane, per la difesa pescate in Africa
sabato 19 aprile 2008, 00:002008
di Malu' Mpasinkatu
Italo-congolese, primo direttore sportivo africano a prendere il patentino in Italia. Opinionista di calcio africano e internazionale su Sportitalia, Eurosport e Sky, consulente per il mercato estero del Cesena, è stato nominato Ds del Congo.

Se c'è ancora qualcuno che identifica il difensore africano come il classico giocatore forte ed arcigno fisicamente, un po' grezzo tecnicamente, e incapace di mantenere alta per 90 minuti la concentrazione, sappia che si sta sbagliando, e di grosso. Il continente nero non è fatto di soli West o Rigobert Song, c'è una nuova generazione di calciatori pronta a farsi valere, e che sta già catturando le attenzioni di parecchi dei club più prestigiosi d'Europa. Partiamo da Cristopher Samba, centrale del Blackburn che pare sia seguito dal Milan. È un giocatore di origini congolesi, di Brazzaville, è stato una delle più grandi e gradite sorprese di questa stagione di Premier. Nessuno credeva potesse trasformarsi così rapidamente in uno dei migliori giocatori del campionato, e mi sento vivamente di consigliare un investimento in via Turati, tra lui e Bonera, tanto per intenderci, non c'è paragone...
Per restare nel Congo, anche se solo di origini, segnalo poi una vecchia conoscenza degli appassionati di calciomercato, ovvero Vincent Kompany. Lo stesso baby prodigio che incantava mezza Europa con la maglia dell'Anderlecht e che, tra alti e bassi, sta confermando ad Amburgo le sue grandi qualità. Ha attraversato un momento difficile, dovuto alla scomparsa della mamma, ma le sue doti non sono in discussione, sta attraversando solo il classico calo di chi esplode nel grande calcio troppo presto, in ogni caso, il mio giudizio su di lui è inequivocabile: da prendere.
Tornando agli obiettivi del Milan, si è parlato anche di Emmanuel Ebouè: qui mi sbilancio senza timore di smentita: siamo di fronte ad uno dei migliori esterni che ci siano in circolazione, può giocare sia alto che basso, è un ragazzo serio ed un professionista esemplare.

Un po' come il suo compagno di squadra Alexandre Song, che però non ha ancora trovato uno spazio adeguato alle sue grandi qualità. È un difensore centrale molto tecnico, ha giocato una coppa d'Africa strepitosa, è in grado di far ripartire l'azione subito dopo averne interrotta una degli avversari, meriterebbe più fiducia da parte di Wenger, che invece lo utilizza con il contagocce.
Ottimi anche due terzini, uno a sinistra, ed uno a destra, che sono pronti per spiccare il grande salto. Il più conosciuto dei due è Taye Taiwo, nigeriano del Marsiglia, grandissima intuizione di Pape Diouf, che da una spesa di 200.000 euro, ne può ricavare tranquillamente 7-8 milioni. È una scommessa che farei, mi ricorda il genoano Branco, alla Juventus, assieme a Molinaro, sarebbe perfetto per il ruolo di esterno sinistro. A destra segnalo invece il ghanese Daniel Opare, già paragonato a Cafu e finito nelle orbite del Real Madrid, meno offensivo di Taiwo, si fa maggiormente valere in fase difensiva.
Chiudo con quello che, a mio parere, resterà un rimpianto per Mancini e gli interisti: Mohamed Bayal Sall, poderoso centrale in grado di giocare anche davanti alla difesa, giocatore che il tecnico dell'Inter avrebbe già voluto quest'inverno: pare sia finito al Portsmouth, in Inghilterra non perdono tempo.