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Samp, il pagellone tra presente e futuro

Samp, il pagellone tra presente e futuro
domenica 25 maggio 2008, 12:462008
di Diego Anelli

La stagione appena conclusa può essere senz'altro archiviata tra le più positive disputate dalla Sampdoria nell'ultimo decennio. Nonostante un inizio non esaltante per via della rivoluzione adottata in estate dalla società, e per l'infelice esperienza europea, i blucerchiati sono comunque riusciti a fare quadrato attorno al proprio mister Walter Mazzarri e al geniale Antonio Cassano, regalando ai tifosi un insperato sesto posto con relativa qualificazione in Uefa dalla porta principale, un crescendo di punti e qualità sotto il profilo del gioco e un derby messo in cassaforte. Andiamo brevemente ad analizzare la stagione dei protagonisti della splendida cavalcata, sempre con un occhio di attenzione sulle imminenti mosse di mercato dell'Ad Beppe Marotta:

Marotta 9: se 99 volte su 100 ha compiuto miracoli in sede di calciomercato, in questa stagione ha estratto il meglio di sé dal cilindro. A parte Caracciolo e Montella, ha indovinato tutto: dalle scelte cardini di Mazzarri e Cassano e gli acquisti di Campagnaro, Bellucci, Gastaldello, Lucchini all'acquisizione delle comproprietà di Maggio e Sammarco. Avendo sempre a disposizione budget limitati, Marotta sarà costretto nella difficile impresa di mantenere i pezzi pregiati, rinforzare qualitativamente e numericamente la rosa vista la partecipazione all'Uefa, non deludendo le attese di tecnico e ambiente. Un compito difficile, ma non impossibile per uno tra i migliori addetti ai lavori al fianco di Corvino e Marino. Potrebbero aprirsi le porte dell'estero per l'imminente mercato, appare inevitabile.

Mazzarri 9: dopo le ottime stagioni vissute a Pistoia, Livorno e Reggio Calabria, ha indovinato tutto: ha conquistato l'ambiente per doti caratteriali e qualità di gioco, è riuscito nell'impresa di migliorare Cassano sotto il profilo comportamentale, ha rigenerato o migliorato giocatori del calibro di Palombo, Maggio, Pieri e Franceschini, si è preso la responsabilità di accantonare in panchina un giocatore fino a quel momento intoccabile come Volpi. A fine stagione ha preteso giustamente garanzie economiche, ma soprattutto tecniche: è consapevole di giocarsi tanto, ma è altrettanto conscio della possibilità di aprire un importante ciclo avendo alle spalle una società serissima e forse più stimolata ad interpretare un mercato diverso.

Castellazzi 7: alcune prestazioni di inizio stagione, in particolare la tragica prova casalinga contro l'Aalborg, hanno rischiato di compromettere negativamente il proseguo della stagione. Con esperienza e fiducia nei propri mezzi, si è ripreso, garantendo sicurezza all'intero reparto. Nonostante il grave infortunio alla spalla, la Samp è intenzionata ad aspettarlo, reperendo sul mercato un portiere che possa sostituirlo senza creare una rivoluzione nelle gerarchie del tecnico.

Mirante 6: dopo un'annata vissuta in cadetteria alle spalle di un'icona come Buffon, si aspettava di vivere una stagione da protagonista, invece lo spazio a disposizione è stato piuttosto ridotto, complice la positiva stagione del collega, infortuni e alcune prove non molto convincenti. La Samp potrebbe riscattare il 50% del suo cartellino, ma non sono escluse altre piste. Senz'altro Mirante ha bisogno di un posto da titolare per godere di continuità e fiducia, alla Samp non sono garantite

Fiorillo 6.5: ha debuttato con grande personalità nella sfortunata trasferta di Reggio Calabria. È il fiore all'occhiello del vivaio blucerchiato, le big (Juve in primis) farebbero pazzie per aggiudicarselo. Se manterrà i piedi per terra, sarà il futuro.

Campagnaro 8: un muro, un baluardo, un mastino. La Juve lo ha adocchiato da tempo, Marotta sta resistendo, ma la "Vecchia Signora" potrebbe avere molti argomenti per facilitare la trattativa.

Gastaldello 7: grazie ad un costante rendimento, la sua conferma nel trio difensivo dovrebbe essere assicurata.

Accardi 7.5: se non fosse per i continui infortuni muscolari, sarebbe già entrato nel giro della Nazionale. È entrato nel taccuino degli osservatori di numerosi club, ma promette fiducia ai colori blucerchiati.

Lucchini 6.5: ha disputato una positiva stagione, ma ha i mezzi per migliorarsi. Al momento appare probabile la conferma per completare il reparto difensivo.

Sala 6.5: Mazzarri gli ha dato fiducia fin dal ritiro precampionato e l'ex difensore di Milan e Atalanta lo ha ripagato con una stagione caratterizzata da poche sbavature. Il suo futuro potrebbe però essere lontano da Genova; il contratto è in scadenza, l'età avanza. La Samp sta ricercando un difensore che possa rimpiazzarlo, ad esempio il croato Knezevic del Livorno.

Miglionico 6: a parte la sciagurata trasferta di Bergamo dove l'intera squadra è naufragata, l'ex difensore del Piacenza ha ben impressionato nelle limitate apparizioni in campo. Attualmente è in comproprietà con il club emiliano, il riscatto è fortemente condizionato dalla cifra richiesta, la sua conferma non è garantita a priori.

Zenoni 6: da lui non si possono pretendere cross al bacio, non rientranti nel suo dna, ma, quando è stato chiamato in causa, ha garantito almeno un'adeguata abnegazione alla fase difensiva. Dopo 5 stagioni in blucerchiato, potrebbe essere costretto a cercare altri lidi.

Ziegler 5.5: una delle rare delusioni di questa stagione. Non pericoloso in fase offensiva, distratto e poco predisposto al sacrificio in copertura, l'esterno svizzero ha collezionato un ridotto numero di presenze, perdendo in partenza l'ipotetico ballottaggio con Pieri. Acquistato a titolo definitivo la scorsa estate, si ricercano acquirenti.

Pieri 7: giocatore rigenerato da Mazzarri, sta rivivendo gli anni vissuti a Perugia. Una sicurezza sia in fase di copertura che di spinta. Da due stagioni è in comproprietà con l'Udinese, Marotta punta al riscatto.

Palombo 8: Mazzarri lo ha trasformato nell'erede di Volpi, dandogli le chiavi del centrocampo. Mantenendo le caratteristiche di incontrista, Palombo è notevolmente cresciuto per qualità e doti balistiche. Uno dei migliori centrocampisti in circolazione, Juve e soprattutto Fiorentina (alla ricerca di giocatori cresciuti nel proprio vivaio per rispondere alle normative Champions) stanno lavorando nell'ombra per assicurarselo, ma Marotta lo ritiene un punto cardine.

Volpi 6.5: dopo sei anni vissuti con la fascia da vero capitano, contribuendo a portare la Samp nella massima serie e nelle competizioni europee, l'esperienza di Volpi in blucerchiato pare giunta al capolinea. Potrebbe finire la carriera nel Brescia, ma non sono escluse altre destinazioni anche nella massima serie, soprattutto se il suo maestro Novellino dovesse trovare una panchina.

Franceschini 7: un altro giocatore letteralmente rigenerato da Mazzarri che gli ha trovato un'inedita collocazione come centrocampista centrale. Sebbene i dubbi a riguardo fossero palesi, l'ex giocatore del Chievo ha sorpreso tutti per costanza di rendimento, aumentando notevolmente le chance di rinnovo contrattuale.

Sammarco 7.5: tra le più liete sorprese della stagione. Collocato da centrocampista offensivo nello scacchiere tattico di Mazzarri, è diventato straripante per fiuto del goal, dinamismo e dedizione tattica. Il suo riscatto appare sulla carta assai difficoltoso, il Milan sembra farci affidamento per avere un rincalzo di valore, viste anche le probabili partenze dei vari Emerson, Brocchi e Gourcouff, ma Marotta ci proverà, anche i rossoneri hanno interessanti pedine per favorire il ritorno a Milanello, ad esempio il prestito del baby Paloschi.

Delvecchio 6: da lui ci si aspettava qualcosa di più, qualche goal più pesante, una maggiore costanza di rendimento, invece un lungo infortunio e qualche pausa di troppo in campo ne hanno condizionato la stagione. Viste le tre competizioni da affrontare, dovrebbe restare in organico, offrendo maggiori alternative al tecnico, a meno che le sirene provenienti da Napoli e dalla terra britannica non ricominciassero a suonare.

Maggio 8: nove goal da esterno di centrocampo (ex terzino) rappresentano un curriculum straordinario. Ai tempi del Vicenza aveva impressionato tutti, adesso, messi alle spalle i numerosi infortuni, è ritornato in auge grazie ad un'ammirevole professionalità e a chi lo ha messo nelle condizioni di rendere al meglio, in primis Mazzarri e Cassano. Con la Fiorentina esiste da tempo un accordo di massima per il riscatto dell'intero cartellino, ma la Samp deve fare in fretta, Napoli e non solo (si vocifera di un interessamento delle milanesi) si sono accorte delle sue qualità.

Bellucci 8: due gravi infortuni lo hanno messo ai box durante buona parte del girone di ritorno, ma per l'ex bomber del Bologna, si tratta di una stagione indimenticabile, che ha coinciso con il record di reti realizzate nella massima serie. È scontata la permanenza in blucerchiato, anche se bisognerà attendere circa 5-6 mesi prima di rivederlo al top.

Montella 6: nonostante 5 mesi vissuti ai box per l'ennesima l'operazione al ginocchio, "l'Aeroplanino" ha confermato quell'incredibile fiuto del goal che lo ha contraddistinto da sempre; resta infatti elevata la sua media realizzativa in rapporto alle presenze accumulate in campo. Si sapeva già a priori che probabilmente non si poteva averlo a disposizione per l'intera stagione, ma bastava mezzo campionato con il bomber pronto a timbrare il cartellino per sognare traguardi ancora più prestigiosi. Ritorna a Roma per fine prestito, appare difficile ma non impossibile un ritorno in blucerchiato.

Bonazzoli 6: continua il costante ma lento recupero dalla doppia operazione ai crociati del ginocchio. L'ex ariete di Parma e Reggina non ha subito nuovi intoppi fisici, ha collezionato un discreto numero di presenze, andando a segno in un paio di circostanze. Non è da escludere una stagione in prestito o in comproprietà proprio in una delle sue ex squadre, dove ha lasciato buoni ricordi.

Caracciolo 5: la Samp aveva investito ben 3.5 milioni di euro per la sua comproprietà, ma non si è mai segnalato per vena realizzativa, rimanendo quasi un oggetto misterioso. A gennaio la Samp è riuscita, nella non facile impresa, di monetizzare adeguatamente la sua cessione.

Kalu 6: seppur impiegato col contagocce, ha dimostrato di avere qualche numero interessante. Per decifrarne definitivamente le sue qualità e l'adattabilità nel calcio italiano, è indispensabile una stagione in prestito nella massima serie, o in cadetteria.

Cassano 9: tranne i tempi di Roberto Mancini, e, poi, del miglior Francesco Flachi, i tifosi blucerchiati non hanno mai ammirato un fenomeno di queste grandezze. Superate le noie muscolari di inizio stagione, è stato un crescendo di giocate fenomenali, assist deliziosi, marcature pesanti e di gran classe, riaccendendo la voglia di sognare nella tifoseria e nella società. Nonostante non sia ancora stato messo nero su bianco, il suo riscatto appare sempre più alla portata.