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...Luca Antonini

...Luca Antonini
venerdì 6 giugno 2008, 00:002008
di Barbara Carere

Un lungo corteggiamento, di quasi un anno, ha caratterizzato l'unione tra il centrocampista dell'Empoli Luca Antonini e la bella Benedetta Balleggi: "Ci siamo conosciuti a Prato -confida Benedetta - quando lui militava nella squadra Toscana durante la maturità scientifica. Per me non fu amore a prima vista, anzi Luca ha dovuto penare un bel po' prima di avermi".

Cosa ti ha fatto cambiare idea?
"Il suo è stato un corteggiamento lungo, assiduo e tenace per un anno. Forse proprio questa sua costanza nel corteggiarmi mi ha conquistato".

Oltre alla costanza quale altro pregio ti ha colpito di Luca?
"Il suo ottimismo che mi compensa, in quanto io sono più pessimista di natura, e poi il suo grande altruismo e la sua generosità; sono una donna molto fortunata ad avere accanto un uomo come Luca".

Come è avvenuta la classica proposta di matrimonio?
"Non è stata una sorpresa in quanto era già da un po di tempo che ne parlavamo, dopo tre anni di fidanzamento volevamo consolidare il nostro amore e così un giorno mentre ero a casa per studiare è arrivato dicendomi: 'Adesso facciamo sul serio!' e mi ha regalato l'anello".

Che ricordo hai del giorno del tuo matrimonio?
"Emozionatissima. Mi tremavano le gambe dall'emozione: ricordo che mentre mio padre mi accompagnava all'altare non riuscivo a camminare, fortunatamente l'emozione si è placata dopo la funzione in chiesa. Un altro ricordo che serbo con gioia è la bellissima passeggiata dopo la cerimonia per le strade di Siena, dal momento che non conoscevamo la città. Un giorno speciale ed unico peccato che dura poco, a volte penso che mi piacerebbe risposarmi - ovviamente sempre con Luca (ride, ndr) - per rivivere quelle emozioni".

Se non sbaglio mi parlavi di un viaggio di nozze fortunato...
"Si, siamo stati molo fortunati perché durane la nostra luna di miele sono rimasta incinta della nostra splendida bimba Sofia Vittoria".

Che padre e marito è Luca?
"Come padre è adorabile, e poi la nostra piccolina ha un debole per lui; del resto tutte le bimbe prediligono sempre il loro papà. Come marito oserei dire esemplare, in casa mi dà un valido aiuto a differenza di tanti altri uomini che magari detestano fare dei lavori in casa, lui invece si diletta specialmente a cucinare".

E quale è il piatto che ama di più?
"La pasta al pomodoro, anche quando andiamo al ristorante ordina sempre la pasta al sugo e conclude la cena sempre con la classica scarpetta, tanto è vero che lo prendo in giro dicendogli di stare attento a non lasciare nulla nel piatto".

Ma troppi carboidrati non faranno male alla sua dieta di atleta?
"Lui è fortunatissimo: ha un metabolismo veloce, nonostante quello che mangia pesa settanta chili ed è alto un metro e ottantadue centimetri. Mi racconta che durante i ritiri precampionato lui è l'unico che non è sottoposto a una dieta, a differenza dei suoi compagni che devono rispettare diete rigidissime. Mangia di tutto".

Quale è il regalo più bello che hai ricevuto da tuo marito?
"Quando eravamo fidanzati e lui giocava nel Prato durante un derby si mise sotto la maglia ufficiale una t-shirt con scritto: 'Solo per te, Bene'. Quella scritta fu proverbiale, infatti segnò uno splendido gol e mostrò a tutti quella scritta. Per me fu un grande regalo vedere su tutti i giornali la sua foto con quella scritta sulla maglia".

Progetti per le vacanze?
"Partiremo in questi giorni tutti e quattro per la Sardegna per due settimane".

Tutti e quattro, ma non eravate in tre?
"Hai ragione, Barbara (ride, ndr), ho dimenticato di dirti che abbiamo un secondo figlio: il nostro labrador Golia. Per noi è parte integrante della famiglia, come ti dicevo prima è un figlio a tutti gli effetti".

Ma staccherete la spina o tuo marito aspetta notizie di mercato magari da Napoli?
"Cercheremo di staccare la spina anche se si deve ancora risolvere la comproprietà tra il Milan e l'Empoli. Del Napoli posso dirti che anche noi leggiamo spesso sui giornali di questa possibilità ma sinceramente non c'è mai stato nulla di concreto".

Ma ti piacerebbe trasferirti a Napoli?
"Magari! Amo il mare, e poi Luca sarebbe molto contento di giocare nel Napoli che considera una delle piazze più belle d'Italia. E poi soddisferebbe anche la sua golosità di pasta al pomodoro...".

Per concludere Benedetta la tua decima regola che va a concludere il nostro 'Decalogo per andare d'accordo con il marito calciatore'...
"Premettendo che sono d'accordo con la nona regola, quella stilata da Cristina Cannavaro, aggiungo la mia dicendo che in casa non bisogna assolutamente parlare di calcio. Quando si sta in famiglia il calcio diventa un tabù al fine di staccare inevitabilmente la spina".

Benedetta, grazie per questa intervista e a presto.
"Grazie a te Barbara e a tutti voi, e complimenti per questa rubrica che seguo assiduamente su Tuttomercatoweb".