...con Andrea Mengoni

Dopo sei anni di prestiti, uno dei migliori difensori dell'ultima Serie B potrebbe aver trovato casa: è Andrea Mengoni, nell'ultimo anno ad Avellino, che è passato nelle scorse settimane al Piacenza nell'affare che ha portato Patrascu al Chievo. Tuttomercatoweb lo ha contattato, per conoscere le prime impressioni della sua esperienza emiliana e gli obiettivi per la sua stagione.

Allora Andrea, ti piace Piacenza?
Fin dall'inizio mi sono trovato bene, mi sono integrato alla grande ed i compagni sono dei ragazzi eccezionali: a Piacenza si respira un'aria di Serie A, una grande società, le strutture, l'organizzazione. Speriamo di arrivarci davvero alla A, perchè ci giocheremo ogni partita e vogliamo andare il più avanti possibile: il Mister è un grande, sa quel che dice e ci porterà lontano.

Come ti sembra la squadra durante gli allenamenti
Stiamo facendo molto lavoro in vista del 30 agosto con il Cittadella: è una buona squadra, gioca bene e dunque dovremo partire subito decisi, mostrando quello che stiamo facendo sin dalla prima partita. Il gruppo è ottimo, ci sono giocatori importanti ma anche giovani col potenziale perfetto per fare alla grande in questa categoria.

La squadra da battere è il Parma?
Fare un pronostico è difficile, perchè ad esempio l'anno scorso il Messina sembrava favorito ed invece... Parma, ma anche Empoli: e poi, Piacenza!

Cosa non ha funzionato al Chievo nel corso di questi anni?
Al Chievo mi sono trovato bene, con tutti i compagni ed anche col mister Iachini: a conoscerlo, ho trovato conferma di ciò che sembra, ovvero che è uno che sa fare gruppo e sa far giocare bene le sue squadre. Ho preferito sempre giocare invece di fare il quinto ad esempio al Chievo, ho un fisico che se non gioco rischio di andare male: meglio 28 partite in B che due in serie A. Sono contento di come sia andata, con il mio arrivo a Piacenza: appena mi è stata prospettata questa soluzione sono venuto di corso, nonostante fossi lusingato dalle altre offerte che mi erano arrivate.

Ed ora pronto per l'esordio in partita ufficiale?
Col Padova non dobbiamo sottovalutare la partite, ritroverò tralaltro il mio ex compagno Carbone: è una squadra che non c'entra nulla con la Serie C, di una categoria superiore. La nuova formula della Coppa Italia è molto emozionante, perchè ci si gioca tutto in 90 minuti, dunque non possiamo sbagliare.