Menu Serie ASerie BSerie CCalcio EsteroFormazioniCalendari
Eventi LiveCalciomercato H24MobileNetworkRedazioneContatti
Canali Serie A atalantabolognacagliariempolifiorentinafrosinonegenoahellas veronainterjuventuslazioleccemilanmonzanapoliromasalernitanasassuolotorinoudinese
Canali altre squadre ascoliavellinobaribeneventobresciacasertanacesenalatinalivornonocerinapalermoparmaperugiapescarapordenonepotenzaregginasampdoriaternanaturrisvenezia
Altri canali serie bserie cchampions leaguefantacalcionazionalipodcaststatistichestazione di sosta

Il Secolo XIX - La Samp non sa più vincere

Il Secolo XIX - La Samp non sa più vincere
giovedì 25 settembre 2008, 09:262008
di Tommaso Veneri

Sarebbe bello vincere un po', ma la Sampdoria, in campionato, non sa più farlo. I blucerchiati pareggiano a Siena una partita giocata male da entrambe le squadre, zero a zero triste come gli occhi di Cassano all'ennesimo scatto su lancio lungo, troppo lungo. Le due punte schierate per la prima volta (si intende sempre in campionato) da Mazzarri dal primo minuto non sortiscono effetti. La squadra è contratta e legata, imprecisa e arruffona. Tre punti in classifica su dodici disponibili, un inizio stagione che incomincia a preoccupare. E sabato c'è la Juve.

Nel primo tempo lo spettacolo è Mazzarri. Strepita, smoccola, se la prende con i giocatori, inveisce verso la panchina, il cielo e la terra.

Non gli va bene quasi niente di quello che accade in campo e ha ragione. Vanno bene Lucchini e Accardi, il resto è una grana. Giampaolo piazza Kharja su Palombo, esaurendo la fonte del gioco blucerchiato. Il pressing del trequartista senese è continuo e il capitano della Sampdoria deve arretrare sulla linea dei difensori per prendere palla. Galloppa su Sammarco e Vergassola su Franceschini completano l'opera spegni-azioni-sul-nascere e i blucerchiati devono affidarsi alle fasce dove però il meccanismo si inceppa spesso. Si inceppa sempre sulla destra, dove corre Stankevicius, ma corre a vuoto. Il lituano mette in riga una serie impressionante di passaggi sbagliati, ma la cosa più grave della prima frazione, l'errore tattico che un giocatore di serie A non può commettere, la fa al 33'. Cassano ha palla e l'azione è di mezzo contropiede, nel senso che la difesa del Siena è un po' scoperta. In particolare, mentre Cassano punta dritto verso la porta in zona centrale e lo aspetta Portanova, sulla destra c'è spazio. Stankevicius, invece di tagliare verso la porta, si mantiene largo come una zattera alla deriva. Cassano gli fa segni, ma il tempo passa e lo spazio si fa sfavorevole, alla fine Fantantonio è costretto a dare palla larga e l'azione si spegne.

Poteva essere un'occasione, cosa rara nel primo tempo blucerchiato di ieri sera. L'altra mezza occasione è venuta fuori dall'altra parte, con una delle pochissime incursioni di Ziegler che mette in mezo un palla discreta sulla quale Curci anticipa Bonazzoli. Lo svizzero, il cui problema è sempre stata la fase difensiva, ha iniziato molto puntuale in copertura; peccato che sembra aver dimenticato come si punta il fondo, cosa che invece sapeva fare benissimo. Con Palombo fonte riarsa, le fasce bloccate, ecco che fare gioco, per la Sampdoria, non è stato gran facile. Il Siena, da parte sua, molto attento a contenere l'avversario, ha affidato il compito di inventare qualcosa ai due attaccanti, Frick e Maccarone, aiutati da Kharja quando questi si sganciava dal pensiero Palombo.

Ne sono venute fuori due mezze occasioni per i padroni di casa: la più evidente, al sedicesimo, quando, dopo un fraseggio Frick-Vergassola, Maccarone cicca malamente la palla dal dischetto del rigore. È anche l'azione più clamorosa dei primi 45 minuti, per cui il primo tempo viene archiviato in maniera malinconica con nella mente una palla ciccata. Quando l'arbitro Dino (non Rino) Tommasi, fischia, parte simultaneamente "Non ti scordar mai di me" Della Ferreri, il tormentone canoro degli ultimi tempi. Chissà?

La ripresa inizia con Stankevicius che sbaglia due facili appoggi, e qui niente di nuovo, ma al decimo c'è un sussulto: un'occasione, un'occasione grossa, che capita sui piedi di Cassano dopo un lancio preciso di Bonazzoli. Proprio da quella posizione, contro il Kaunas, Fantantonio aveva segnato, stavolta invece si pappa il gol. Parecchia gente inizia a scaldarsi a bordo campo, ma gli allenatori sono prudenti e aspettano. Il primo a rompere gli indugi è Giampaolo che, al 23', fa entrare Calaiò al posto di Frick: vuole vincere, una punta fresca in vece di una che si era seccata con il passare dei minuti. Ma poco dopo, al 26' è la Sampdoria che potrebbe segnare di nuovo: stavolta è Franceschini, liberato da Cassano, a tirare da posizione favorevole, ma la palla viene deviata in angolo.

Entra Dessena, la Sampdoria spinge, ha un'altra mezza occasione su una cagnara che segue a un calcio d'angolo di Ziegler. Dessena al posto di Stankevicius, anche se fuori ruolo, offre un altro contributo, molto più prezioso. Ne trae beneficio anche Sammarco, che acquista un po' di brillantezza, mancata per tutto il resto dell'incontro. Giampaolo intuisce la difficoltà dei suoi, mette Coppola al posto di Codrea, un po' stanco. Non si gioca quasi più, ci sono i cambi, continuano le imprecisioni con palle perse da una parte e dall'altra, lo spettacolo francamente deprime un po'. Si tira avanti, per adesso piano piano.