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Se l'Inter gioca da Inter non ci sono rivali

Se l'Inter gioca da Inter non ci sono rivaliTUTTO mercato WEB
domenica 23 novembre 2008, 00:002008
di Franco Rossi
Comincia la propria carriera a Tuttosport nel 1965, per poi passare a Repubblica e al Corriere dello Sport. Nell'89 a Il Giorno, di cui diventa, nel '95, il direttore responsabile della redazione sportiva. Dal'99 è opinionista televisivo.

Cari nemici e amici, l'Inter è tornata l'Inter: ha messo da parte tutte le velleità da calcio femminile (Mancini, Quaresma, i moduli stravaganti e le formazioni pittoresche) e ha confermato le previsioni estive quando.

Dopo la vittoria di Palermo avevo detto e scritto che Mourinho è uno che predica male ma razzola bene e la partita con la Juve ne è stata la conferma.

Alla faccia di chi parlava e straparlava di 4-1-4-1, di Figo o Quaresma in campo di Maicon esterno di centrocampo e amenità simili, Mourinho si è affidato (come a Palermo) all'Inter delle ultime stagioni, con quattro difensori, quattro centrocampisti (uno dei quali, Stankovic, capace di cambiare ritmo e a due attaccanti.

Le uniche sorprese sono stati i giocatori, non i ruoli.

Per sostituire Cordoba squalificato ha scelto Materazzi piuttosto che Burdisso (e la scelta è stata giusta) e Adriano per dare più peso atletico all'attacco.

E proprio sul piano atletico l'Inter ha vinto la partita: la Juve ha mostrato i limiti di una squadra dove alcuni giocatori (tipo Marchisio, Molinaro e Grygera) non sono all'altezza dei nerazzurri che ricoprono lo stesso ruolo.

La partita è stata affascinante sul piano agonistico e quando il ritmo si è alzato (a sprazzi l'Inter ha premuto al massimo sull'acceleratore) è apparsa sin troppo squilibrata per mettere in dubbio il risultato finale.

L'arbitro ha cercato di rovinarla non fischiando un rigore di Muntari, ma questo è il pedaggio che alcune squadre sono costrette a pagare nei confronti delle grandi.

Era già accaduto qualche ora prima, ma in maniera molto più marcata, con Orsato che con i suoi errori aveva favorito la Fiorentina contro l'Udinese.

Qualcuno aveva cominciato a dubitare sulla reale forza dell'Inter che in diverse partite aveva avuto enormi difficoltà a battere l'avversario di turno, ma dopo la prestazione contro la Juve i dubbi sono svaniti per lasciare il posto a una certezza: lo scudetto l'ha vinto, quasi impossibile che lo perda, anche volendo.

E' vero che nella passata stagione in primavera la squadra ebbe un calo (non l'anno prima quando vinse con più di venti punti sulla seconda) ma vedendola giocare di questi tempi si capiscono i motivi veri di quella flessione.

Senza Samuel e Cordoba, con Cambiasso acciaccato e con Ibra malato al ginocchio è stata un impresa vincere quello scudetto considerando che nelle ultime dieci partite giocò con Rivas, Balotelli e Rivas, in pratica tre primavera.

Adesso l'Inter è in grande salute, ha più ricambi dell'anno scorso e se in primavera di titolari ne mancheranno pochi, potrà dire la sua anche in campo europeo più di quanto abbia fatto nelle ultime stagioni.