TMW VIAREGGIO - Torino, alla scoperta del figlio d'arte Gianmario Comi

Suo padre è stato un difensore importante nel Torino degli anni ottanta e nella Roma dei primi anni novanta, e oggi è responsabile tecnico del settore giovanile granata. Lui, Gianmario Comi, è un attaccante giovanissimo che compirà 17 anni il prossimo marzo, dotato di buon fisico e centimetri importanti i quali sono stati, forse, decisivi per il gol del pareggio nella semifinale di oggi contro la Juve. Il giovane Comi, fatta eccezione per le prime due gare, è sempre partito titolare nella formazione di Scienza in questo torneo, ma oggi il suo tecnico ha preferito farlo rifiatare e giocarsi la sua carta a gara in corso. Questa scelta ha portato i suoi frutti dato che, poco dopo il suo ingresso, Comi ha firmato il momentaneo pareggio del Torino. E' un attaccante mobile, col vizio del gol e con grande personalità nonostante la giovane età, come dimostrano anche il suo incitamento al pubblico dopo il gol ed alcune scaramuccie con qualche avversario. Un ragazzo da seguire attentamente, di cui Scienza va fierissimo: "Gianmario è un ragazzo interessantissimo, dal fisico importante per la sua età e dotato già di alcune di quelle cose che si acquistano col tempo e con l'esperienza.

Ha dentro un fuoco che brucia, a volte anche troppo, ma è normale che ragazzi così giovani vorrebbero a volte strafare, io me lo tengo stretto così com'è". A fine partita abbiamo incontrato anche lo stesso Gianmario Comi: "Ero d'accordo col mister che avrei riposato, poi una volta in campo ero molto carico e il gol mi ha fatto esultare in quel modo perchè ero davvero al settimo cielo. Ho subìto un brutto fallo e ho reagito, ma penso che siano normali in queste partite certe situazioni. Tutti pensavano fossimo la cenerentola di questo torneo, invece abbiamo stupito e sfiorato una finale che sarebbe stata incredibile. Sono molto felice del torneo disputato".