Menu Serie ASerie BSerie CCalcio EsteroFormazioniCalendari
Eventi LiveCalciomercato H24MobileNetworkRedazioneContatti
Canali Serie A atalantabolognacagliariempolifiorentinafrosinonegenoahellas veronainterjuventuslazioleccemilanmonzanapoliromasalernitanasassuolotorinoudinese
Canali altre squadre ascoliavellinobaribeneventobresciacasertanacesenalatinalivornonocerinapalermoparmaperugiapescarapordenonepotenzaregginasampdoriaternanaturrisvenezia
Altri canali serie bserie cchampions leaguefantacalcionazionalipodcaststatistichestazione di sosta

Milan, Inter, Napoli: giri di valzer. Più rispetto per Preziosi. Manovre in B

Milan, Inter, Napoli: giri di valzer. Più rispetto per Preziosi. Manovre in BTUTTO mercato WEB
mercoledì 8 aprile 2009, 00:002009
di Alfredo Pedulla'
Nato a Messina il 15 Aprile 1964, si trasferisce a Roma nel 1989 per lavorare presso la Redazione del Corriere dello Sport, fino al 2007. Opinionista di Sportitalia, ha vinto i premi "Oscar dei giovani", "San Silvestro d'oro" e "Beppe Viola".

Mourinho dice che Quagliarella è da Inter e il giorno dopo tutti lo mandano all'Inter: è fatta, è quasi fatta, non ci sono problemi, tranquilli che... Sono gli stessi che un mese fa avevano mandato Quagliarella alla Juve. Gli stessi che due mesi fa avevano dato per scontato..., beh lasciamo perdere. A me non piace il mercato fatto con un nome al giorno in prima pagina, e il giorno dopo un altro, mandando agevolmente in archivio (come se i lettori fossero delle cavie) la segnalazione del giorno precedente. E' un giochino che in passato mi ha visto coinvolto e che ho gentilmente rifiutato, infilandomi nella prima scorciatoia possibile. Chiamasi aria fritta.
Devo rispondere a molta gente che mi invia le email, che mi interroga su Facebook, e questa è l'occasione. Ma prima esiste qualche priorità da rispettare. L'Inter: le manovre per Hernanes proseguono, quella in corso è stata una settimana con ulteriori abboccamenti. Un centrocampista di qualità, due attaccanti e due difensori. Sì, due difensori perché Mourinho saluterà Materazzi, non ha grande feeling con Cordoba (chissà perché) e non è detto che Burdisso accetti sempre di partire dallo scantinato. Si parla molto di Kjaer, il gioiellino del Palermo, accostato a 25 squadre (sto scherzando ma il numero è abbastanza elevato). Hernanes oggi (e sottolineo oggi) quasi più di Thiago Motta, perché è assolutamente da verificare che Preziosi ceda Milito e Thiago Motta anche in caso di qualificazione in Champions. A proposito di Preziosi: mi sembra ingeneroso, oltre che prevenuto, sbattere in prima pagina (o in qualche trasmissione) gli errori che inevitabilmente il presidente ha commesso in un recente passato. Ha sbagliato, ha pagato, punto. Criminalizzarlo, metterlo in croce oppure proporre orridi paralleli mi sembra una sciocchezza. Preziosi, invece, va elogiato per quanto sta facendo per il Genoa.. Ha agito con competenza ed allargando i famosi cordoni della borsa. Se lo avesse fatto anche il Napoli, del resto De Laurentiis e Preziosi sono partiti quasi in tandem per il rilancio di due società che erano scivolate in terza serie malgrado la passione di città fantastiche, probabilmente non sarebbe stato perso un anno. Mi scrive Ciro dal Vomero: "Ma Navarro è da Napoli?". No che non lo è, non lo sarebbe persino se fosse costato due milioni, figuriamoci se l'iper valutazione è di quattro milioni e passa, un'esagerazione. Navarro non ha i fondamentali, non mi interessa la sua vita privata, dovrebbe interessare alla società. Ma non fa bene all'immagine del Napoli vedere quei goffi interventi di Marassi che non potrebbe permettersi nemmeno un portiere di seconda divisione. Un portiere subito, io andrei veloce su Marchetti e anche su Sorrentino che al Chievo sta dimostrando di essere competitivo. Poi un regista, magari D'Agostino, con tanti saluti a chi sostiene che il regista non serva: che facciamo, costruiamo ancora con Blasi e Pazienza? Uno o due attaccanti, facendo un'offerta vera per Borriello, oppure una per Iaquinta (che costa di più in questi giorni di straordinario rendimento), dopo aver fatto scivolare due grandi occasioni come quelle legate a Pazzini e Milito.
Francois da Ginevra mi chiede se Kakà andrà davvero al Real Madrid. Risposta: può succedere di tutto, ma non credo che ad aprile si possa già fare una proiezione sull'offerta, come vogliono farci credere i siti spagnoli, i giornali autorevoli di Madrid e così via. Ricordo perfettamente che cinque minuti dopo il naufragio della trattativa per il trasferimento di Ricky al City erano già cominciate le grandi manovre mediatiche per spingere Kakà verso il Real.

Manovre mediatiche, appunto. Aspettiamo una ventina di giorni, andremo sul concreto. Il Milan prenderà un difensore, e continuo a ritenere Mexes in cima alla lista (non mi convince pienamente Miranda, sarebbe meglio Agger). E poi un attaccante vero, magari rinunciando a Ronaldinho (chissà), restituendo Shevchenko pur senza privarsi obbligatoriamente di Borriello. Io andrei anche su uno specialista di fascia sinistra, ogni tanto Jankulovski -quando difende -mi lascia qualche dubbio.
Telegramma sugli allenatori: se Marco Giampaolo non guiderà una big entro il 2014, pagherà dazio per un mese di fila. Mimmo Di Carlo è l'argento vivo assicurato per qualsiasi club che lo assume: al Chievo sta facendo un lavoro fantastico. Gigi De Canio ha accettato una situazione troppo complicata a Lecce, non certo per colpa sua, eppure la prestazione di Milano è stato buona con il materiale che c'è. Rispondo a qualche amico che mi interroga su Facebook:"Ma il mercato del Lecce non era da bocciare". Certo che era da bocciare, è stato fatto già a febbraio: prendere Edinho e pensare che potesse risolvere i problemi del Lecce è stata una mossa di un'ingenuità pazzesca. Non ho detto che Edinho sia un pessimo giocatore, la penso diversamente, ma questi stranieri devi portarli a casa a luglio per garantirgli un minimo di ambientamento e di apprendistato. Carlo da Rizziconi mi scrive via posta elettronica: "Cosa pensi della tua Reggina?". Caro Carlo, cosa vuoi che pensi, sono deluso.
In serie B qualche allenatore e qualche presidente stanno perdendo la bussola. Mi dispiace per Acori, un sanguigno vero, ma è andato in confusione: un giorno Candreva si accomoda in tribuna, il giorno dopo è titolare; Cellerino e poi Rossini; Rossini e poi Cellerino; Loviso prima in discussione e poi inamovibile. A fine aprile bisogna avere la squadra base, quella vera, come fa il Bari e come fa il Parma. Non a caso, Conte e Guidolin vanno a braccetto verso la serie A. Ma anche i presidenti non scherzano: Corioni dice che la sentenza su Possanzini, due mesi di squalifica, ha danneggiato il Brescia. Giustissimo, verissimo. Ma lui avrebbe dovuto operare meglio sul mercato di gennaio, cautelando il club che aveva avuto una perdita così importante con un acquisto vero e con tutto il rispetto per Okaka e Nassi. Le ultimissime da Piero Camilli, patron del Grosseto: se la squadra non è stata competitiva è stato dovuto al mancato arrivo di qualche difensore importante. La mia risposta: certo, ma era fin troppo evidente e bisognava pensarci prima. Così come sarebbe stato fondamentale gestire meglio la questione dei contratti in scadenza come quello di Garofalo. Ultima risposta ad Alessio di Bassano del Grappa: "chi vincerà i playoff?". Caro Alessio, vediamo prima chi ci arriva e poi ti darò una risposta secca. Un saluto ai tanti amici che scrivono da Salerno: si erano offesi quando avevo parlato di squadra in sofferenza, piena di incompiute e destinata a soffrire fino alla fine. Storia dello scorso gennaio, la realtà è fin troppo evidente. Nella speranza - per loro - che non arrivino altri due allenatori da qui al 30 maggio...