Caso Ibra, Paolillo si faccia valere

Cari nemici e amici, la solita storia: Ibra dice che mezzo mondo lo vuole e che ha intenzione di vivere nuove esperienze lontano dall'Italia perchè qui ha vinto tutto.
In realtà da noi ha vinto esattamente quel che vinceva in Olanmda: campionati e coppe nazionali.
Prima ci si mette il suo procuratore nel dire che vale cento milioni (DI LIRE?) e poi anche lui che non ha ancora digerito le frasi che gli ha rivolto Moratti a Manchester ("Mi sono stufato di pagarti e non segni mai quando conta...").
Ma in una società non può fare tutto il presidente.
Moratti già tira fuori tanti soldi ogni anno e certi problemi dovrebbe risolverglieli qualcun altro.
C'è un direttore generale anche in questa Inter, come c'era ai tempi di Moratti senior.
Ma quello si nchiamava Italo Allodi e ad Angelo Moratti non arrivava nessun problema.

Oggi è diverso, sembra che all'Inter debba fare tutto Moratti, il che non è giusto.
Il direttore generale è Ernesto Paolillo, al quale non è stata dedicata nessuna piazza di Milano in onore della sua data di nascita, che sembra non risolvere nessun problema che ne giustifichi la presenza all'Inter.
L'anno scorso all'ultima giornata di campionato disse che Mancini sarebbe restato all'80 per cento (quando sapeva che Mourinho si era accordato cinque mesi prima) e quest'anjno in diverse occasioni ha dichiarato trionfalmente: con Adriano abbiamo vinto la scommessa.
Sappiamo tutti come è andata a finire: con Moratti che ha risolto sia il caso Mancini che quello riguardante Adriano.
E adesso?
Ibra vuole più soldi minacciando di andarsene?
Paolillo risolva almeno questo problema a Moratti.
Dica pubblkicamente che quelli di Ibra che c'è un contratto da rispettare o stabilisca pubblicamente il prezzo, come fece Galliani con Gilardino.
Altrimenti uno si chiede: che ci sta a fare su quella poltrona?