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Ibra, Milito, Hernanes e Diego: intrighi. Il mio Napoli da 4-4-2: Sorrentino in porta

Ibra, Milito, Hernanes e Diego: intrighi. Il mio Napoli da 4-4-2: Sorrentino in portaTUTTO mercato WEB
mercoledì 6 maggio 2009, 00:002009
di Alfredo Pedulla'
Nato a Messina il 15 Aprile 1964, si trasferisce a Roma nel 1989 per lavorare presso la Redazione del Corriere dello Sport, fino al 2007. Opinionista di Sportitalia, ha vinto i premi "Oscar dei giovani", "San Silvestro d'oro" e "Beppe Viola".

Fabio Cannavaro scortato in giro per Torino. Leggo e penso: mamma mia, che strazio! Parto da questo presupposto: se non mi vogliono, non ci vado. Se mi dicono "resta dove sei perché ci sentiamo traditi", io sto alla larga perché non è una prescrizione medica che vada alla Juve. Obiezione: ma così tu, società, sei prigioniera dei tifosi... Risposta: non sono prigioniero dei tifosi, è un discorso (ragiono come se fossi Cannavaro) che mi dovrebbe coinvolgere in esclusiva. Della serie: non mi vogliono,mi detestano, quindi non ci vado. Mentre Ranieri è alla frutta, nel senso che consumerà l'ultimo mese con la Juventus e poi preparerà le valigie, non mi vengano a dire che a fare la differenza in tal senso sono stati gli ultimi risultati. Ranieri sarebbe andato via a prescindere, adesso è importante che in casa Juve decidano -con chiarezza e tempismo recentemente rari - cosa vogliono fare da grandi. Blanc non amerebbe Conte, qualcuno sarebbe per Spalletti (che dirà ciao alla Roma), qualche altro per Gasperini, chissà chi per Ferrara. Attenzione, stiamo parlando della Juventus: se questo balletto dovesse continuare per altri venti giorni, diventerebbe patetico. Dice Blanc: meritiamo rispetto dai tifosi della Juve. Rispondo al volo:la meritano anche i tifosi della Juve con un mercato più scoppiettante e - possibilmente - competente. Adesso vorrei raccontarvi le verità in mio possesso su quattro uomini inevitabilmente da mercato: Zlatan Ibrahimovic, Diego Milito, Hernanes e Diego. Al rimbalzo di linea:uno studio dentro le singole situazioni, le sensazioni, le emozioni e gli sviluppi imminenti.
Ibra: non è vero che il problema suo sia di un adeguamento economico, non è vero che stia esplodendo e/o provocando per spillare un milioncino o due di adeguamento. Ibra sta andando alla rottura, anche se adora Mourinho, perché consapevole che con l'aria che tira diventerà vecchio senza aver vinto la Champions League o il Pallone d'Oro. Domanda:possibile che un signore con l'ingaggio da dodici-tredici milioni a stagione faccia tutto quel caso per arrivare a quindici, manchi di rispetto e proponga gesti da osteria di bassa lega (con tutto il rispetto) soltanto per aumentare il conto in banca? Difeso pubblicamente da Moratti (che non può dire "è stato un gesto istintivo" perché il "gesto istintivo" ti può portare a fare una rapina in banca o a mettere sotto un pedone: cosa facciamo, giustifichiamo perché è un gesto istintivo?), magari rimproverato privatamente, io parto da un presupposto: se Ibra è felice e convinto (non mi sembra) di restare all'Inter lo tengo. Altrimenti, ciao. L'Inter andrà al galoppo sul mercato, cercherà di chiudere un paio di colpi tali da convincerlo che sta nascendo una grande squadra ad altezza Champions.
Milito: consideriamolo un presunto interista. Manca l'annuncio ufficiale, gli altri club che si sono inseriti sono in netto ritardo e difficilmente lo colmeranno. Si tratta di capire: Milito più Ibra, oppure Milito più un altro. Stregato dagli argentini nerazzurri che gli hanno fatto da apripista, Milito ha scelto l'Inter e l'Inter ha scelto Milito. Preziosi smentisce, ma cosa dovrebbe fare con il Genoa in piena corsa Champions? Considerazione rapida rapida: se Ibrahimovic capisse che con Milito gli metteranno accanto un centravanti vero, un formidabile buitre per una coppia d'oro,probabilmente arriverebbe alla soluzione che l'Inter da Champions piano piano sta prendendo corpo. Ma Ibra se ne vuole andare, ormai è chiaro. E se parla così è perché qualcuno (il Real?) gli ha sottoposto la proposta indecente.
Hernanes: l'Inter ce l'ha sotto controllo, da un pezzo. Ha raggiunto un accordo con il ragazzo, in attesa di perfezionarlo con il San Paolo: contratto di quattro anni a cifre discrete, il procuratore nega ma anche questo è il gioco delle parti. L'ultimo contatto è stato proficuo, l'Inter ha in mano Hernanes, le sorprese e gli inserimenti sono dietro l'angolo, ma la sostanza è questa. Tuttavia la situazione va seguita con attenzione.
Diego: giovedì scorsi i miei informatori tedeschi mi avevano dato per scontato l'inserimento del Bayern per il fantasista del Werder. E ne ho parlato a Sportitalia durante lo speciale Coppa Uefa. La situazione è semplice da spiegare: il Werder finge di essere disinteressato alla cessione, ma Diego ha un contratto fino al 2011, vuole fare nuove esperienze e il club tedesco sa che la prossima primavera rischierebbe di perderlo a cifra irrisorie, a un anno dalla scadenza. Un rischio che non può permettersi di correre. La strategia del Bayern sarebbe quella di affiancare Diego a Ribery, ma le ultime dichiarazioni di Frank l'ambizioso (" in caso di mancata qualificazione alla Champions potrei decidere di cambiare aria": come Ibra, avrà qualcuno dietro,magari ilManchester United o una big spagnola) impongono al Bayern di stringere i tempi per assicurarsi Diego. La Juve era stata sollecitata a chiudere nelle ultime settimane del 2008, quando i contatti si erano intensificati. E la Juve non ha chiuso. Adesso che sono emersi altri problemi (Buffon deluso, Ranieri verso l'addio, Trezeguet con la valigia in mano) riprendere con serenità tutti i fili della trattativa Diego non è semplice, anche se non impossibile.
Aggiornamento sul Napoli: temevo che avrebbero dato a Donadoni le responsabilità dei mancati risultati, immaginavo che avrebbero detto "non si vede la sua mano", intuivo che qualcuno avrebbe opportunamente approfittato della nuova situazione (un nuovo allenatore come capro espiatorio) per smistare altrove le responsabilità relative a una campagna acquisti pessima. L'errore che commetterebbe Donadoni, abbastanza permaloso come tutti noi, sarebbe quello (e lo sta commettendo) di rispondere con astio a qualche domanda giustamente provocatoria. Come ha fatto di recente. Non l'ho visto sereno dopo la sconfitta di Siena, eppure lo osservavo con attenzione dagli studi napoletani di Canale 34: dovrebbe imparare a gestire meglio certe situazioni. Perso Floccari, attento alla pista Acquafresca (servono due attaccanti: uno giovane e competitivo come Robert, un altro di livello e di esperienza come Di Vaio o Cristiano Lucarelli), l'idea abbastanza concreta che riguarda Daniele Conti per la regia mi sembra abbastanza competitiva: Daniele è pronto per una grande piazza, molto più di Cigarini. Ma preferisco Pizarro, l'ideale. Mi permetto di dare un consiglio: prendere subito Roberto Sorrentino, il mega portiere del Chievo, non a caso seguito dalla Roma con un possibile ritorno di fiamma del Cagliari se dovesse perdere Marchetti. So che Pierpaolo Marino non è sensibile ai consigli, quindi il Napoli non prenderà Sorrentino. Peccato. Io sarei per il 4-4-2, mi piacerebbe così: Sorrentino: Zuniga, Santacroce (Cannavaro), Panucci (Contini), Pasqual; Maggio, Gargano, Pizarro (Conti), Hamsik (Galloppa); Lavezzi, Cristiano Lucarelli (Acquafresca). Con possibile variante: 4-3-1-2 e Hamisk a ridosso della punte. Hamsik quello vero, non il cugino di sesto grado - goffo e quasi irritante - degli ultimi tre mesi.

PS. Devo continuare a ringraziare gli amici che su Facebook mi dedicano tanto spazio e continuano a scrivere, scrivere, scrivere. Ho promesso risposte, non tutte in una volta, dovrei confezionare un pezzo ogni tre ore. Però, un po' per volta accontento tutti. Giovanni Mazzei mi chiede del campionato della Cavese, un giudizio volante: torneo molto buono, stimo il direttore sportivo Dionisio, ma se perdesse i playoff in volata sarebbe un mezzo disastro. Antonio Pugliese vede il Grosseto nei playoff e mi chiede un giudizio: credo anch'io che possa lottare fino alla fine, se il presidente Camilli non avesse affidato la squadra per diverse giornate ad Ezio Rossi, bilancio disastroso, avrebbe almeno cinque-sei punti in più. Massimiliano Fornice (Catania) auspica una convocazione di Santon e Balotelli per rispettare la meritocrazia espressa dal campionato, ma il problema è - caro Massimiliano - che Lippi non rispetta sempre la famosa meritocrazia, vedi Cassano. Sandro Pietratesa mi chiede: ma non sarebbe giusto che il Bari confermasse i migliori? Certo, Sandro, ma il Guberti e Barreto non sono di proprietà. Aspetto che il Bari sia ufficialmente in A per dire la mia, questione di giorni. Daniele Galeazzi mi chiede cosa penso della serie C e del futuro della Cremonese. La C (continuerò a chiamarla così perché non basta modificare il nome quando gli altri problemi restano irrisolti) vive dei diktat di Macalli, senza un contraddittorio utile alle società. La Cremonese di domani? Spero che spenda il 40 per cento dei soldi sperperati negli ultimi anni e vada in serie B, magari affidandosi a un direttore sportivo di livello. Antonio Liso è scettico su Miranda che piace al Milan: anch'io sono abbastanza perplesso. Mille domande sul futuro della Roma, compresa quella di Andrea Scala. Una sola risposta: se la Sensi vuole mollare è giusto che lo faccia senza pretendere di restare in sella, non ho visto una cessione della società con ingerenza tecnica della vecchia proprietà. La famiglia Sensi ci ha messo una passione enorme, ma ha anche commesso errori clamorosi (soprattutto nella gestione dei contratti in scadenza). Emanuele Giacalone, 18 anni, vuole diventare giornalista (ho ricevuto quindici e-mail sull'argomento) e mi chiede quale facoltà scegliere: vai su una facoltà non pesante che ti lasci un paio di ore al giorno per cimentarti a tempo perso in qualche radio privata. Affidandoti a qualche "guru" della tua zona: l'editoria è in crisi, i giornali vendono sempre meno, ma la passione non può essere "uccisa"e io non posso smontare i tuoi sogni. In bocca al lupo, Emanuele, e scrivimi quando vuoi.
Ringrazio di cuore per i complimenti Lorenzo Palermo, Francesco Petrafesa, Giuseppe da Reggio Calabria, Antonio Comi,Pasquale Mastrandrea e tutti gli altri che dimentico. Vittorio Amato mi fa un elenco di portieri papabili per il Catania, ecco la mia classifica: 1) Cassano; 2) Agazzi; 3) Costanzo (Basilea); 4) Campagnolo. Santino Tumminello, tifoso del Palermo,mi chiede se è giusto spendere una tombola per Nilmar: ciao Santino, io prenderei Suazo che è nella tua lista pur riconoscendo grosse doti a Nilmar. A Gennaro Folino e ad altri otto tifosi della Reggina che mi chiedono lumi sul futuro, sul nuovo allenatore, eventuali e varie, consiglio di allacciare le cinture e di prepararsi con fede agli ultimi quattro giri del Luna Park di serie A. Prevedo sorprese, clamorosi ribaltoni e possibili - fantastici - sviluppi per chi ha (davvero) la Reggina nel cuore.