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Verona, piani e strategie di Bonato

Verona, piani e strategie di Bonato
lunedì 8 giugno 2009, 14:072009
di Stefano Sica

Nereo Bonato è il nuovo direttore sportivo del Verona. Reduce dalla felice esperienza di Sassuolo, dove è stato capace di costruire una squadra che è arrivata ai margini della zona play off nonostante fosse una neo promossa, il fresco ds gialloblu è stato presentato alla stampa in un meeting terminato da qualche minuto e seguito dal portale ufficiale del Verona. Tantissime le novità rivelate nel corso dell'incontro. "E' stata una lunga telenovela - ha detto Bonato -. Questo fa capire alla gente che ci sono serietà e correttezza, su cui poggiare il nostro progetto. Verona vanta tradizioni calcistiche importanti, si tratta della mia città, l'Hellas è la squadra del cuore. A livello motivazionale mi ha dato molto, la scelta non dipende nè dai soldi nè dalla categoria. A gennaio il presidente ha fatto uno sforzo economico importante, andiamo avanti con la giusta programmazione. Solo lavorando con impegno e sacrificio arrivano i risultati. Sul lato tecnico la struttura societaria sarà snella, Stefano Fattori sarà il team manager, Antonio Terracciano collaboratore tecnico e supervisore del settore giovanile. La volontà è quella di costruire una squadra di vertice, compatibilmente con le esigenze di bilancio. L'obiettivo è costruire un gruppo capace di durare nel tempo, aumentando il patrimonio societario. Confermo che Remondina sarà il tecnico della prossima stagione, e con lui lo staff. Ritengo che il lavoro dell'allenatore sia stato molto positivo, conoscere già la realtà veronese è un aspetto non trascurabile.

Ciò significa non partire da zero. La prima valutazione riguarda i giocatori in scadenza di contratto, poi passeremo ai diversi prestiti in entrata ed uscita. Vorremmo confermare una decina di calciatori, per poi puntellare la rosa con nuovi elementi. Per venire qui la discriminante economica non deve essere fondamentale: questo aspetto va davanti a tutti. Chi verrebbe qui solo per guadagnare non fa al caso nostro. Il ritiro si farà a Fosse, per le sedute settimanali dovremo valutare diverse opzioni. Probabilmente ci sposteremo a Castelnuovo o Sandrà. La mission di ogni club deve essere quella di formare giovani calciatori, negli ultimi anni il vivaio si è un pò svilito. Vogliamo recuperare credibilità e fiducia, serve un lungo arco temporale, ma in futuro dovrà fungere come supporto per la prima squadra. L'unione fa la forza, dovremo meritare col lavoro quotidiano il supporto della tifoseria. Allo stesso tempo servono l'aiuto degli imprenditori e dei mass media. Il sogno di pochi è destinato a rimanere tale. Un sogno di tanti, è destinato a divenire realtà".