Adolfo Speranza a TMW: "Questo mercato è uno scandalo"
Vi abbiamo più volte fatto presente come il mercato degli svincolati quest'anno sia particolarmente difficoltoso. Sono tantissimi, molti dei quali di livello più che buono, ancora costretti a rimanere fermi al palo. Uno di questi è Adolfo Daniele Speranza (30), un centrocampista che ha giocato in tutte le categorie. Dagli esordi con il Piacenza in serie A, sino alle esperienze in B con Salernitana, Ascoli e Pescara, passando per Chieti e Lucchese in serie C1 e Fiorenzuola, Pro Vercelli e Pavia in serie C2.
Allora Adolfo, risulti ancora svincolato
"Purtroppo sì, pensavo di trovare una squadra dopo il buon campionato della scorsa stagione con il Rodengo Saiano, perso ai play off contro il Como, ma finora non è stato così. Puntavo anche a migliorare di categoria visto che ho un pò di esperienza ai piani superiori"
Secondo te perchè ci sono così tanti calciatori senza contratto?
"Le cause sono due. In primis la crisi economica che ha colpito anche il calcio. Alcuni sponsor si sono defilati e quindi sono diminuite le entrate. Poi ci sono le varie limitazioni che coinvolgono la serie B e la Lega Pro. Il torneo cadetto ha gli organici ridotti e in Lega Pro c'è l'obbligo di schierare gli under. Ecco perchè io e molti altri miei ex compagni ora siamo a spasso. Uno scandalo"
Dunque sono sopratutto i giocatori esperti a rimetterci
"Sì, ed a guadagnarci sono le società. Ho saputo che i club di Lega Pro ottengono 17 euro per ogni minuto di gioco da parte di un under. Sono circa 1500 euro a partita, moltiplicando questa cifre per 4-5 atleti giovani schierati si ottiene un bel guadagno ogni gara, a fronte degli ingaggi che gli si corrispondono".
Se in Italia la situazione è questa, meglio l'estero allora
"Se avessi i contatti giusti non ci penserei due volte"
E scendere in serie D?
"Sì, ma soltanto per una big altrimenti la mia carriera ne risentirebbe"
Hai giocato in dieci club diversi, a quale ti senti più legato?
"Un pò a tutti, ma sopratutto a Salernitana ed Ascoli"
Sei partito dalla primavera piacentina con gli sfortunati Varrenti e Tagliaferri. A loro va il nostro ricordo
"Sì, eravamo molto amici, andavamo anche in vacanza insieme. Perderli in questo modo è stata davvero una botta".