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Milan, eppur si muove: la sorpresa può essere dietro l'angolo

Milan, eppur si muove: la sorpresa può essere dietro l'angoloTUTTO mercato WEB
© foto di Francesco Letizia
venerdì 22 gennaio 2010, 00:002010
di Francesco Letizia
Nato a Novara il 22-11-1985, giornalista presso la redazione di Sportitalia. Da marzo 2007 è Direttore di MilanNews.it: vice-direttore di Tuttomercatoweb.

Qualcuno in uscita, qualcun altro in entrata: sembrava fosse scontato che a Milanello nulla si sarebbe mosso nel mercato di gennaio ed invece, in extremis, questo status quo potrebbe cambiare. Jankulovski, Flamini, Huntelaar: c'è un Milan che non gioca e che pensa ad un futuro diverso. Il ceko prova a riciclarsi a centrocampo per un modulo che in realtà però non c'è: in difesa è diventato la riserva della riserva, considerando che sia Antonini che Zambrotta gli sono avanti anni luce nelle gerarchie. Il francese piace al City ma anche al Barcellona: il rinnovo di Gattuso ha cambiato totalmente le carte in tavola anche per lui e la Coppa Italia non gli basta. Huntelaar insiste e non vuole perdere la Nazionale: l'ambientamento al modulo di Leonardo non è stato facilissimo, per usare un eufemismo. Chi ha più chanche di andare via? Probabilmente chi ha maggiori richieste, ovvero Klaas: c'è il Tottenham, c'è l'Amburgo, ci sono diversi altri club di Premier League e Bundesliga, pronti a mettere in conto anche un trasferimento a titolo definitivo, non solo in prestito fino alla fine della stagione. Per il Milan che ha messo le mani su Dzeko non sarebbe poi troppo un male: resterebbe il problema di rimpiazzarlo per questa seconda metà di stagione. Un problema che invece non si verificherebbe per Jankulovski che, come detto, è in netta sovrabbondanza: la Roma ha fatto un sondaggio, il Wolfsburg (vi dice qualcosa?) anche. La valutazione economica è quella che è: intorno ai 5 milioni, non di più, ma il vantaggio rossonero è quello di potersi liberare di un ingaggio oneroso.

Flamini dei tre ha il contratto più pesante, ma è anche il più giovane: fin quando le sue pretendenti si presenteranno con semplici richieste di prestito, il Milan difficilmente prenderà in considerazione l'idea della cessione. A giugno, o subito con soldi, se ne può parlare meglio: una plusvalenza eventualmente pura, visto che il francese era arrivato a parametro zero. In entrata (ma solo in caso di uscita, è bene ribadirlo), Baptista può essere il nome giusto: può fare l'esterno nel 4-2 fantasia ed all'occorrenza anche la prima punta atipica, scambiandosi con Pato: piace a Leonardo ed è in ottimi rapporti con Ronaldinho e Thiago Silva, due dei nuovi "senatori" dello spogliatoio milanista. Per il ruolo di attaccante, il più caldo è quello di Nenè: giocatore interessante e con ancora tutto da dimostrare, ma gli ottimi rapporti con Cellino possono agevolare l'affare in caso di partenza last minute del Cacciatore. Difficilmente si interverrà in difesa, dove si lavora per l'anno prossimo (ultima idea, cavallo di ritorno, Clichy per la fascia sinistra) ma a gennaio ci si ritiene al completo: a centrocampo la situazione Flamini può sbloccarsi solo in caso di contropartite tecniche. L'interesse del Barcellona può rilanciare l'idea Yaya Tourè, meno probabile Keita, molto più stimato da Guardiola: da non sottovalutare la pista Ederson ma unicamente per giugno, anche perchè lo status di extracomunitario del brasiliano chiude ogni spiraglio invernale. In estate sarà dunque un'altra musica rispetto ad un anno fa: molto dipenderà da come terminerà la stagione, ma il Milan avrà a disposizione un budget di almeno 30 milioni di euro, a prescindere dalle cessioni, per rinforzarsi ulteriormente. Con il bilancio finalmente sanato dall'affare Kakà, il futuro può solo essere roseo: finalmente.