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...con Buscè

...con BuscèTUTTO mercato WEB
© foto di Federico De Luca
domenica 7 marzo 2010, 00:002010
di Andrea Lolli
fonte Intervista realizzata da Raffaella Bon
"A Bologna posso realizzarmi"

L'arrivo di Antonio Buscè al Bologna ha coinciso con il cambio di ritmo della squadra ed insieme a lui analizziamo questi primi mesi di avventura dopo il deludente avvio di stagione a Reggio Calabria.

Questa è stata una settimana particolare vista la vittoria sul Genoa. Quali sono le sensazioni?
"Sono molto contento per il gol fatto a Genova e per la prestazione della squadra. Ci siamo preparati tutta la settimana per quella partita e ci siamo detti che il Genoa non si accontenta mai. E' una squadra che attacca sempre con 5 o 6 elementi e, avendo giocatori tecnici come Adailton e Zalayeta, siamo riusciti a creare delle buone occasioni. Negli spogliatoi, alla fine del primo tempo, eravamo convinti di ribaltare la partita".

Che partita sarà con il Napoli?
"Sono convinto che il Napoli sia una grande squadra, Mazzarri ha fatto un ottimo lavoro ed è riuscito ad arrivare nella parte alta della classifica. Quando una squadra ha tanti punti in più rispetto all'avversaria è normale che pensi che per lei possa essere una partita facile, ma io credo che il Napoli abbia molto rispetto per noi".

Tu sei arrivato a gennaio, come ti sei inserito?
"Mi sono integrato alla perfezione. Ho trovato l'ambiente che speravo, mi sembra di vivere a Bologna da sempre. Qui posso lavorare in modo tranquillo: la voglia di giocare e di essere di nuovo protagonista era tanta e qui posso realizzarmi".

Cinque presenze e due gol, mentre a Reggio sedici con una sola rete. Cos'è cambiato?
"E' cambiato l'ambiente, come dicevo prima. Qui mi sento a casa, è un pò la stessa sensazione che avevo avuto quando giocavo nell'Empoli. Mi piace molto il rapporto umano che c'è tra noi. E poi io i miei 4-5 gol all'anno li ho sempre fatti, anche quando giocavo in C2. E' una cosa importante che un centrocampista o un difensore faccia gol quando l'attacco ha qualche difficoltà".

La forza del Bologna qual è?
"Sono i valori di questo gruppo. Quando sono arrivato qui i valori c'erano già, serviva solo un risultato positivo, come a Firenze, per far scattare la molla".

Come sei dentro e fuori dal campo?
"Sono una persona normale. In campo cerco di dare il massimo e spero di dare il mio supporto a questa squadra fino alla fine. Vivo con mia moglie e miei figli, sono molto legato alla mia famiglia. Per me sono le persone più importanti".

Parlando dell'Empoli, ti aspettavi che Fabbrini potesse diventare ambito dalle grandi squadre italiane?
"Sì perché quando giocavo nell'Empoli ogni tanto veniva ad allenarsi con noi in prima squdra. Si parlava molto bene di lui quando era in Primavera. Quest'anno ho guardato alcuni spezzoni delle partite dell'Empoli e Fabbrini ha fatto la sua parte. Non mi meraviglio che sia sotto l'occhio di squadre importanti".