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Cagni: "Mi manca il campo, ho voglia di tornare..."

Cagni: "Mi manca il campo, ho voglia di tornare..."TUTTO mercato WEB
© foto di Federico De Luca
giovedì 11 marzo 2010, 13:312010
di Riccardo Mancini

Fermo ai box da ormai diversi mesi, l'ex tecnico di Empoli, Sampdoria, Genoa, Piacenza e Parma (il club della sua ultima panchina di serie A), Luigi Cagni, è pronto a rimettersi in gioco e ad indossare nuovamente tuta e scarpini per guidare una squadra. Attualmente disoccupato (ma sotto contratto con la società emiliana di Tommaso Ghirardi), il mister bresciano è carico e voglioso di ricominciare a praticare calcio, lo sport a cui si sente legato in maniera indissolubile, ad impartire ordini tattici ai propri giocatori, a riassaporare il gusto del calcio giocato. Accostato a più riprese alla Lazio, specie nel momento in cui il presidente biancoceleste, Claudio Lotito, aveva deciso di sollevare dall'incarico Davide Ballardini, nell'intervista concessa in esclusiva alla redazione de lalaziosiamonoi.it, lo stesso Cagni ha analizzato l'attuale momento delle squadre italiane in Europa, del campionato nostrano e della stessa Lazio, sempre più invischiata nella lotta per non retrocedere.

Buongiorno Mister, iniziamo partendo dalla situazione del campionato italiano: lotta per lo Scudetto, per le Coppe Europee e per non retrocedere...

"Per quanto riguarda la lotta Scudetto, secondo me la possibilità che venga riaperta è paragonabile ad un sogno. L'Inter sta vivendo un momento di stanchezza, ma credo sia normale. Ha tre obiettivi da raggiungere e non è mai facile in questi casi mantenere la condizione fisica e psicologica sempre al massimo. Ad ogni modo, non avrà problemi nell'arrivare fino in fondo in testa anche perchè non vedo squadre attrezzate per contrastare lo strapotere nerazzurro. La Roma ha qualcosa in più rispetto al Milan, che non le vedo per nulla coinvolto. I rossoneri possono ambire solamente ad un posto in Champions perchè è una squadra squilibrata e che non ha continuità di risultati a causa di un problema in fase difensiva. Tutti devono rientrare e dare una mano, come succede nell'Inter. La mancanza di Nesta si è fatta sentire, anche se Thiago Silva per me è un fenomeno. Per ciò che concerne l'Europa è una disputa che si risolverà solo nelle ultime gare. C'è la sorpresa Palermo, ma credo che in ballo possano rientrare diverse squadre. Occhio alla Fiorentina, che non ha più la Champions ed alla Sampdoria. Nella zona retrocessione la classifica parla chiaro. Alla fine Lazio e Udinese, che hanno organici superiori alle altre, si salveranno senza problemi".

Parlando proprio di Lazio, cosa serve ai biancocelesti per raggiungere l'obiettivo?
"Servono serenità, tranquillità ed equilibrio psicologico non tecnico-tattico. Con i giocatori che ha a disposizione può fare qualsiasi cosa...".

Cos'è che non ha funzionato in questa stagione?
"Vi dico la verità: è impossibile giudicare dall'esterno. Una cosa è certa, però: avere più di 30 giocatori in rosa non è il massimo e quella può essere stata una causa di queste difficoltà. Per l'allenatore è terribile affrontare una simile situazione. E' difficile tenere sempre alta la concentrazione di tutti, si è costretti ad arrivare a dire 'Questi giocatori li tengo, questi altri non mi servono'. Purtroppo la società non è riuscvita a vendere perchè quest'anno il mercato si è fatto senza soldi".

Reja è stata la scelta migliore?
"E' stata una scelta giusta secondo me. Ed è sempre così quando a farla è il responsabile della società. Nel momento in cui Lotito ha optato per Reja sono stato felice per il mio collega anche se sarei stato molto contento di venire alla Lazio. Il mio nome era tra i possibili sostituti di Ballardini ma rispetto la decisione del presidente. Decidere è una cosa molto difficile nel calcio italiano, anche perchè si è abituati a giudicare piuttosto frettolosamente l'operato degli altri. E mi riferisco anche alla mia situazione. E' inspiegabile mandare via un allenatore dopo appena 6 giornate di campionato come ha fatto Ghirardi con me. Ci sono rimasto molto male anche perchè è una decisione a mio modo di vedere assurda. Non mi va di criticare e di essere criticato, ma voglio dire la mia. Siccome faccio questo mestiere, credo che Lotito abbia fatto bene a scegliere Reja e deve portare la sua scelta fino in fondo. Il tecnico goriziano ha tanta esperienza, anche se è sempre difficile subentrare in corsa...".

E' mai stato contattato dal presidente Lotito?
"Direttamente da lui no, ma amici mi hanno confidato che ero nella lista della società biancoceleste...".

Che ambizioni ha per il futuro?
"Ho sempre la stessa da tantissimi anni: quella di poter allenare. La categoria mi interessa relativamente, conta avere giocatori che abbiano voglia di lavorare e che abbiano qualità. Stare sul campo, questo è ciò che mi manca più di tutto, il resto non mi interessa".