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I manager del futuro a TMW, ecco come salvare le società

I manager del futuro a TMW, ecco come salvare le società
giovedì 18 marzo 2010, 10:052010
di Lorenzo Casalino
L'avvocato, ed ex dirigente del Monza, Cesare Di Cintio spiega come il calcio deve cambiare a livello manageriale

A fine febbraio è stato avvistato in Brianza e accostato al Legnano l'ex dirigente del Monza, manager sportivo esperto in ristrutturazioni societarie, nonchè avvocato bergamasco, Cesare Di Cintio. TuttoMercatoWeb ha raccolto, in esclusiva, il commento del dirigente orobico: "Ultimamente - ammette - ci sono stati diversi contatti con alcune società di Lega Pro e non solo. Per il momento nulla è certo a parte il fatto che le società sono in difficoltà. Qual è il ruolo di un nuovo manager? Il mio compito è quello di organizzare le società in modo da salvarle dalle situazioni di crisi anche economica, evitare il fallimento e ristrutturare l'azienda, perchè di azienda si tratta, in modo da garantirle non solo la sopravvivenza nell'immediato ma anche il raggiungimento di risultati sportivi ed economici nel lungo periodo. Che partite sto seguendo? osservo diverse partite dalla Lega Pro sopratutto in Lombardia ma non disdegno di seguire realtà fuori dalla mia regione".

Quali sono i suoi obiettivi futuri?
"Sicuramente il mio percorso di crescita e formazione professionale è in corso ed è finalizzato a conseguire e trasmettere competenze tecniche necessarie per gestire la società sportiva con un occhio ai conti ed un altro ai risultati del campo, perchè il manager, nel calcio, non può limitarsi a valutare solo gli aspetti commerciali o finanziari della società senza tenere conto degli obiettivi sportivi, così come, d'altra parte non potrebbe svolgere completamente il suo compito se si concentrasse solo sul risultato tracurando gli aspetti della realtà aziendale. ciò appare tanto più evdente oggi nell'attuale delicata situazione economica che ha messo in ginocchio moltissime imprese non ultime le società di calcio".

A quale modello si ispira?
"Nessuno in particolare se non il mio, anche se approvo il modello Udinese Calcio del patron Pozzo. Puntare sui giovani, anche provenienti dall'estero e da campionati minori, valorizzarli e costruire realtà con le giuste risorse. Ritengo che sia possibile risparmiare e, comunque, avere qualità nei giocatori. tutto dipende dalla gestione, prudente quando serve, coraggiosa quando occorre".

Ma allora la vedremo al Legnano la prossima stagione?
"Mi sentirei di escluderlo anche se il calcio è imprevedibile e non lesina sorprese - rivela - Quello che posso dire è che ho avuto diversi contatti con società professionistiche di Lega Pro italiane e non solo. Quali società? Al momento preferisco non fare nomi, data la riservatezza delle trattative".

Lei vive e lavora a Bergamo, ma non hai mai pensato a ricoprire un ruolo nelle due società professionistiche della sua città come Atalanta e AlbinoLeffe?
"Non c'è stata mai occasione di parlarne, ma come ho detto prima in questo mondo non mi sento di escludere nessuna porta".