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Sorrento, ecco strategie e possibili colpi dei rossoneri

Sorrento, ecco strategie e possibili colpi dei rossoneri
mercoledì 12 maggio 2010, 18:012010
di Stefano Sica

Tre salvezze consecutive ottenute in anticipo, senza sprofondare in pericoli ed inquietudini della giornata finale. L'ultima, forse, la più bella. Perchè nell'ennesimo miracolo del Sorrento davvero in pochi ci avrebbero scommesso, specialmente dopo un mercato invernale che non aveva rimediato alla cronica desertificazione di punte centrali in organico. E poi le difficoltà e gli intoppi, mai come quest'anno notevoli. Si parte dal lontano 18 ottobre del 2009, quando Simonelli getta la spugna al termine della gara casalinga persa col Monza. Il Sorrento rinuncia ad un tecnico di indubbia qualità ed esperienza, ma inviso ai tifosi ed in confusione tattica, oltre che psicologicamente spossato. I rossoneri arrancano, la rosa è scarna e persino male assortita (tanti esterni, poche punte, pochissimi centrocampisti). Il suo successore, Raffaele Novelli, ha poca fortuna, nonostante un inizio incoraggiante. L'incrinatura con una parte dello spogliatoio finisce, infatti, per decidere negativamente le sue sorti. Quello che torna dopo la Befana è un Simonelli rigenerato, più motivato, che ricompatta l'ambiente con energia e signorilità. Anche la squadra, che mai aveva chiesto il suo esonero, accoglie con felicità la notizia dell'avvicendamento in panchina. Il Professore di Saviano trova al suo rientro una freccia in più per il suo arco, il centrocampista prodigio Niang. E la quercia franco-senegalese diventa subito inamovibile. L'intuito di Simonelli è anche quello di non replicare la difesa a tre, confermando la retroguardia a quattro di Novelli in una sorta di 4-4-2, prima di proporre un 3-4-3 nella fase finale del campionato. La squadra corre, va come un treno. Conseguenza anche della preparazione atletica estiva scelta dallo staff simonelliano. Ne esce una salvezza brillante, grazie al quale il tecnico si guadagna una meritata riconferma (sarà ufficializzata a breve). Il tutto condito dal raggiungimento del nono posto, che vale la partecipazione alla prossima Tim Cup. Ma il primo passo, forse quello più importante, lo fa la famiglia Gambardella, che da sempre ha affidato al proprio allenatore progetti ed aspettative. Viene ingaggiato il ds Sasà Avallone: un arrivo che rompe uno schema consolidato ma soggetto ad equivoci. Divorziare da tre direttori sportivi in un anno (Pagni, Di Bari e Lupo) non è stata soltanto una concatenazione di eventi casuali: dietro queste scelte si celava la difficoltà di integrare Simonelli con persone non di sua fiducia. Rapporti precari che, a parte l'ottimo lavoro di Pagni, hanno poi generato una campagna acquisti confusa e debole in questa stagione. Avallone è invece un uomo legato a doppio filo non solo ai Gambardella, che con questa mossa hanno mostrato di aver imparato dai loro errori, ma anche allo stesso Simonelli, di cui è stato allievo ai tempi della Nocerina. Insomma, se al Professore non saranno dati poteri manageriali, poco ci manca. Il club rossonero gode di indubbia solidità, in un mondo dove le difficoltà economiche tormentano molte società. Sorrento è un'oasi felice, dove i giocatori vengono sempre tutelati e pagati con puntualità. E' per questa ragione che la programmazione per il prossimo campionato è già partita (l'intenzione del club è di scalare la B in due-tre anni), e sta partorendo qualche effetto positivo, che andiamo ora ad analizzare.

PORTIERI - I gradi di numero uno saranno dati a Generoso Rossi, preso a febbraio da svincolato ma sempre ai box per problemi fisici (il portiere partenopeo deve comunque firmare). Finisce invece l'esperienza di Marconato, in rotta totale con i tifosi e protagonista di un campionato non eccezionale. Possibile secondo sarà ancora Criscuolo, mentre il giovane '92 Aniello Ambrosio è appetito da club di A e B che lo vorrebbero per la loro Primavera.

DIFENSORI - Messa al sicuro la riconferma del talentuoso Di Nunzio (da applausi il campionato del centrale ex Cassino, osservato dal Chievo ed utilizzato anche da terzino destro), è in stand-by la posizione di Lo Monaco e Fernandez. Uno dei due però sarà riconfermato. Il rendimento del primo, specialmente, è stato soddisfacente. Anche l'esterno sinistro Angeli, elemento duttile e prezioso, potrebbe allungare per un'altra stagione. Tutti e tre sono in scadenza il prossimo giugno. Conferma possibile per il baby Gallo e difficile per De Giosa. Masiero va via per fine prestito. Per Balzano, classe '92 ed in gol per la prima volta domenica a Crema, ci sono invece le sirene di diverse società di Lega Pro.

CENTROCAMPISTI - In entrata, possono sbarcare dalla Ternana Guido Di Deo (29), un vecchio pallino della società, e dalla Salernitana Alessandro Tricarico (27). Avallone è in pressing su entrambi e gli affari sono fattibili. Coresi non dovrebbe essere riscattato e tornerà al Crotone, così come Fialdini, a fine contratto, partirà quasi certamente. Saluteranno anche Silvestri (in scadenza) e Raggio Garibaldi (rientra al Genoa per fine prestito). Il primo ha sofferto guai muscolati costanti, il secondo non ha entusiasmato Simonelli. Per Esposito ed Arcidiacono c'è da dirimere la questione relativa alle comproprietà (rispettivamente con Foggia ed Empoli). Inamovibili Vanin (sempre che non arrivi un'offerta irrinunciabile dalla B), l'idolo dei tifosi Niang (il contratto scade a giugno ma sarà rinnovato fino al 2011) e, forse, Greco. Incoraggianti le condizioni fisiche di Niang, che solo un mese fa si era procurata in allenamento la frattura scomposta di tibia e perone della gamba destra, ed ora sta recuperando a tempo di record. In dubbio la posizione di capitan Nicodemo, che pure è stato tra i migliori di questa annata ma a gennaio ha spento le 36 candeline. Questione Carlini: l'esterno ha fatto benissimo in rossonero da gennaio ad oggi (sei reti in 15 presenze). Ma il Frosinone, che lo ha mandato a titolo temporaneo in costiera, ha chiesto al Sorrento di aspettare la fine del campionato (è in gioco la permanenza in B) per ridiscuterne. Carlini ha un contratto con i canarini fino al 2011: logico che i ciociari non possano rimandarlo in prestito, volendo quantizzare qualcosa dalla sua posizione. E' probabile che il Frosinone gli allunghi il contratto, ma non si sa se poi lo riconfermerà, o lo manderà a Sorrento o a quei club di B che ammiccano a lui (AlbinoLeffe, Grosseto, Ascoli, oltre al Benevento che è in Prima Divisione). E' un'operazione difficile, ma si spera sia decisiva la volontà del calciatore, che da Sorrento non vuole muoversi.

ATTACCANTI - E' ai titoli di coda l'avventura di Myrtaj e Pignalosa, entrambi in scadenza e poco prolifici quest'anno. Stagione in chiaroscuro per l'albanese, che ha patito problemi fisici che non hanno consentito un utilizzo costante. Per Paulinho, l'asso indiscusso della squadra ed artefice di un torneo stupefacente (15 gol in 33 presenze), si tenterà di riscattare la metà del cartellino dal Livorno (c'è l'accordo per 500mila euro). Anche in questo caso, il brasiliano, che è appunto in prestito con diritto di riscatto del 50%, ha già fatto sapere che non intende fare le valigie. Perchè a Sorrento ci sta da favola e tra i tifosi amaranto non gode di molto appeal, per usare un eufemismo.