Menu Serie ASerie BSerie CCalcio EsteroFormazioniCalendari
Eventi LiveCalciomercato H24MobileNetworkRedazioneContatti
Canali Serie A atalantabolognacagliariempolifiorentinafrosinonegenoahellas veronainterjuventuslazioleccemilanmonzanapoliromasalernitanasassuolotorinoudinese
Canali altre squadre ascoliavellinobaribeneventobresciacasertanacesenalatinalivornonocerinapalermoparmaperugiapescarapordenonepotenzaregginasampdoriaternanaturrisvenezia
Altri canali serie bserie cchampions leaguefantacalcionazionalipodcaststatistichestazione di sosta

Juventus: Blitz per Dzeko, per Poulsen c'è la Turchia

Juventus: Blitz per Dzeko, per Poulsen c'è la TurchiaTUTTO mercato WEB
© foto di Richard Sellers/Sportsphoto
martedì 13 luglio 2010, 07:382010
di Redazione TMW.
fonte di Alvise Cagnazzo per Nesti Channel - carlonesti.it

Nel rispetto di una curiosa quanto veritiera regola generazionale, definibile anche come sociale, per mezzo della quale i primi hanno la possibilità di divorare tutto, mentre agli ultimi spetta il compito, assai castrante, di risarcire, e quindi pagare, i danni lasciati in eredità pur non avendo nessuna responsabilità, la nuova Juventus di Marotta ha compreso la necessità di anticipare i tempi. Nella spe-ranza, forse vana, forse fruttifera, di dettare le condizioni senza subire, passivamente, l'evolversi del mercato. Provando a gestire il capitale a propria disposizione nel migliore dei modi. Pur con una enorme disponibilità economica, come peraltro testimoniano i sei acquisti sino ad ora realizzati, e l'accidiosa campagna di rafforzamento delle diretti concorrenti per lo scudetto, la nuova politica societaria è basata sulla corretta analisi dei bisogni tecnici, oltre che tattici, dell'organico bianconero. Da innaffiare, da seguitare, e non da affogare come spesso capita dopo un violento acquazzone. L'imminente missione tedesca per Edin Dzeko nella tana del Wolfsburg, strategicamente elaborata da Marotta e Paratici dopo la notizia del blitz ordito dal Manchester City, avrà dunque l'obiettivo di anticipare la concorrenza mostrando, proprio come in un corteggiamento, le intenzioni della società bianconera. Più che mai orientata a incasellare Dzeko nell'unico posto riservato agli extracomunitari rimasto disponibile dopo le controverse decisioni della federazione, considerando un margine di spesa non superiore, contropartite tecniche comprese, non superiore ai trenta milioni.

Disposta a spendere, ma non a spandere. Ad investire, ma non ad urtare il proprio bilancio. Presto alleggerito da una serie di cessioni che, stando ai conti elaborati con cura dagli economi di Corso Galileo Ferraris, consentiranno di tornare con prepotenza sul mercato, slacciando a valle dalla mongolfiera sabauda almeno un paio di ingovernabili zavorre. Svecchiando, come se non bastasse, una "rosa" oramai abbondante di spine, e parca di profumati petali. Per Christian Poulsen, danese pesante come gli omonimi biscotti da inzuppare nel latte, quelli in grado di rendere farraginosa persino la digestione mattutina, l'offerta del Galatasaray pare non avere controindicazioni. La consueta disponibilità turca nella gestione degli ingaggi e degli acquisti, consentirà infatti al trentenne mediano di spuntare un contratto quadriennale da quasi quattro milioni a stagione. Concedendo alla Juventus un incasso di poco inferiore ai sei milioni. La velata minaccia di una annata da passare in tribuna pronunciata dal direttore generale Marotta, parrebbe dunque aver sortito gli effetti sperati. Convincendo il procuratore del giocatore a forzare le decisioni del proprio assistito, atteso in settimana in Corso Galileo Ferraris per il commiato, e successivamente ad Istanbul per le visite mediche.

Le parole della società, la certezza di un accantonamento da parte di Del Neri in caso di permanenza a Torino, avrebbero dunque concluso una delle più ridicole telenovele di mercato degli ultimi anni. Sancendo la rottura, definitiva, con la grottesca selezione di elementi acquisiti scimmiottando la teoria, fasulla, della "mano invisibile del mercato" elaborata da Smith. A conferma di un piglio decisionale, quello della nuova equipe dirigenziale, capace di influenzare il corso degli eventi. Consentendo un margine preferenziale ai propri tesserati, salvo attuare "purghe" sovietiche in caso di risposte non in rima con le destinazioni proposte. Entro sabato, verrà inoltre ufficializzato il trasferimento sul Pireo di Camoranesi. Rispetto al compagno di squadra, l'esterno italo argentino non avrà bisogno di particolari convincimenti per accettare le proposte, munifiche e stranamente non in linea con i moti economici ellenici, dell'Olympiakos Pireo, squadra storicamente disposta a rottamare l'usato sicuro italiano come dimostrano i casi Rivaldo e Mellberg. Disposto ad offrire un contratto triennale da due milioni a stagione, merce rara nell'asfittico panorama europeo. Allungando di un paio d'anni la naturale scadenza del contratto attualmente in essere con la Juventus.

Il costo dell'operazione, oscillante fra i due ed i tre milioni, consentirà alla società bianconera di realizzare una discreta plusvalenza, considerando l'ammortamento del valore economico del centrocampista negli anni. Così, nonostante i rifiuti opposti da Zebina, destinato, come paventato da Marotta, a trascorrere più tempo in tribuna che in campo, e Grosso a qualsiasi ipotesi di cessione, la fase di dismissione inaugurata dalla società di Corso Galileo Ferraris produrrà un discreto utile, da reinvestire immediatamente nell'acquisto di Dzeko. I sei milioni provenienti dall'Atletico Madrid, pronto a riscattare Tiago al rientro dalle vacanze post mondiali, uniti ai dieci in arrivo dalle cessioni di Poulsen, Camoranesi e Grygera, anch'egli vicino al Galatasaray di Rijkaard per un paio di milioni, limiteranno così l'esborso per il giovane bomber bosniaco. Abbassando a quota venti il reale esborso economico stanziato della Juventus per il settore avanzato. Ovvero, la cifra stabilita da Marotta per l'acquisto di un attaccante...