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...con Amerini

...con AmeriniTUTTO mercato WEB
© foto di Federico De Luca
domenica 1 agosto 2010, 00:002010
di Andrea Lolli
fonte Intervista realizzata da Raffaella Bon
"Mi è sempre piaciuta la figura dell'agente"

Daniele Amerini ha appeso le scarpette al chiodo ed ha iniziato una nuova carriera fuori dai campi di gioco. L'ex centrocampista, infatti, è entrato a far parte del mondo dei procuratori e, in questa intervista, ci svela i motivi che lo hanno portato a questa scelta, ma ci dà anche il suo parere sui temi di mercato più importanti.

Come mai ha scelto di diventare agente?
"Mi era sempre piaciuta la figura dell'agente, anche quando si andava a fare i miei contratti. Ho poi fatto il corso da allenatore a Coverciano, che non mi ha fatto impazzire, quindi per rimanere nel mondo del calcio ho fatto questa scelta".

Il suo maestro è stato Moreno Roggi, che la seguiva da giocatore
"Credo sia un procuratore vecchia maniera da cui puoi imparare tanto. Negli ultimi anni possono essere usciti giovani che ora seguono anche più giocatori o giocatori migliori, ma crdo che Roggi rimanga uno dei più validi".

Parlando delle sue ex squadre, cosa pensa della Fiorentina targata Mihajlovic?
"Avrà il peso di sostituire una figura come Prandelli. Serviva una soluzione di rottura e MIhajlovic è una persona di carattere che potrà tenere in pugno la piazza. Penso sia una buona scelta. Ora ci sarà da risolvere la vicenda Mutu e, una volta fatto, potremo valutare la squadra. Con lui la Fiorentina è una signora squadra, senza di lui è una buona squadra".

Cedere Mutu, però, non è semplice visto che fino ad ottobre non potrà scendere in campo
"Secondo me è un po' prigioniera la Fiorentina in questa situazione. Numericamente davanti sono in pochi e se dovesse partire una sostituzione servirebbe, ma se dovesse rimanere, assieme a Jovetic e Gilardino, formerebbe uno degli attacchi più forti. Personalmente penso che il suo valore sia indubbio".

Ieri a Firenze è uscito un piccolo giallo: Marco Simone ha detto che Gilardino vorrebbe andare al Marsiglia per giocare la Champions e lui ha risposto con un comunicato smentendo tutto. Lei come se lo spiega?
"Non ho seguito questa cosa. Lui può anche avere questa ambizione, ma è difficile che certe cose escano da chi non è il suo procuratore. Personalmente credo siano tutte chiacchiere".

Vargas andrà via?
"Se arriva l'offerta penso che Corvino lo darà via".

Passando alle altre squadre, giusto cedere Balotelli per 35 milioni?
"Per me sarebbe un'altra ottima operazione per l'Inter. Cedono un giocatore che nel corso dell'anno ha fatto 10-15 partite da titolare e non è stato in prima linea ad un prezzo da giocatore di prima linea. Secondo me è un grande affare anche se rischi di perdere un giocatore che in futuro può diventare importante".

Quindi vede Balotelli un po' sopravvalutato?
"Non sopravvalutato come valore assoluto, ma per quello che ha fatto fino adesso e cioè poco".

Dal Manchester City, invece, Corvino ha rifiutato 30 milioni per Jovetic
"Sono tanti, ma la Fiorentina in questo momento non può permettersi di perdere Jovetic. Credo sia il giocatore su cui costruire anche la squadra del futuro".

Passando al Milan, cosa manca?
"Degli esterni di grande corsa conoscendo anche il gioco di Allegri. Ci vuole gente in grado di fare sia fase offensiva che difensiva. O cambiano qualcosa con Ronaldinho, oppure se vogliono che consegua gli stessi risultati avuti a Cagliari servono un paio di esterni".

Ronaldinho si è già infortunato. E' stato giusto tenerlo?
"Come giocatore, chiaramente, non si discute. Non è più quello di qualche anno fa, ma lo scorso anno ha fatto la differenza. Per come gioca Allegri non sarà facile inserirlo nei meccanismi, ma è anche difficile tenerlo fuori visto che quando entra ti può risolvere le partite da solo. E' un giocatore che divide le opinioni. Se fosse rimasto Leonardo era giusto tenerlo, così non so".

Tornando alle sue ex squadre, si aspettava di rivedere in A la Reggina?
"All'inizio del campionato scorso sì, poi nella B i nomi, a volte non contano, e dopo aver visto qualche partita ho capito che sarebbe stata dura".

Nel Modena si aspettava il cambio di proprietà?
"Tutti gli anni, già quando c'ero io, a fine stagione si parlava di cambio di proprietà e si passava tutta l'estate in mezzo alle trattative, ma alla fine rimaneva sempre Amadei. Per questo motivo ci credevo poco ed invece ci si sta impegnando per cambiare. Il tempo di Amadei era poi finito perché non credo avesse più voglia ed inoltre aveva ormai tutti contro. Credo che alla fine sia anche stato costretto dal figlio a mollare".