Milan, Ronaldinho: "Voglio giocare fino a quarant'anni"

La sfida con l'Auxerre ha un sapore speciale per Ronaldinho. Come raccontato dalle colonne dell'Equipe, il Gaucho sfidò la compagine francese al suo esordio con la maglia del Paris Saint Germain: "Ricordo bene quel match, entrai al posto di Aloisio al 62'. E' un ricordo speciale. Ero appena arrivato al PSG dal Brasile e fu il mio debutto in Europa. Tutto è cominciato da Auxerre". Il numero 80 rossonero ha parole al miele per i suoi trascorsi a Parigi: "Queste due stagioni mi rimarranno sempre nel cuore. Così come mi resteranno dentro il Paris-Saint Germain e la Francia. Ho vissuto due anni fantastici, meravigliosi. E il Parc des Princes... Ho molti ricordi in questo stadio". Dinho racconta anche il suo periodo rossonero: "Dopo aver vinto tutto con il Barcellona, è stato difficile. Ma la scorsa stagione, ho avuto un grande allenatore, Leonardo.

Mi concesse di fare sul campo ciò che amo. Oggi, sono allo stesso livello di quando ero al Barca. Quando un giocatore gioca al massimo, le persone si abituano bene, mentre quando gioca peggio, si pongono delle domande. E sono state inventate tante cose...". Non manca la stoccata all'ex selezionatore Dunga per la mancata convocazione a Sudafrica 2010: "Nessun altro brasiliano ha fatto meglio di me in Europa. Meritavo di essere chiamato. Il Mondiale del 2014? Sarebbe molto bello. Ma ci sarà anche la Coppa del Mondo del 2018... L'età non è un problema per me. Ho avuto come compagno di squadra Paolo Maldini, che ha giocato fino a quarant'anni. Voglio giocare tanto come ha fatto lui". Ronaldinho ha anche confermato di non aver problemi a rimanere, dopo le parole di Berlusconi sulla sua permanenza a vita al Milan: un'apertura importante in vista delle prossime trattative per il rinnovo del contratto.