Milan, possibile prospettiva per Lazzari

Dopo la querelle avvenuta in campo tra il tecnico del Cagliari Pierpaolo Bisoli e il centrocampista offensivo rossoblù Andrea Lazzari (25), stemperata in loco dal capitano Alessandro Agostini, si affretta a minimizzare il presidente del club isolano Massimo Cellino: "Bisoli è così con tutti i suoi giocatori, non c'è alcun problema personale con Lazzari". Non si può però ignorare il fatto che il bergamasco, fedelissimo di Allegri fino alla scorsa stagione, è reduce dalla seconda panchina consecutiva imposta da Bisoli, e, benché l'episodio di Bari potrebbe davvero rappresentare una semplice scaramuccia, immediatamente ridimensionata, non è da escludere che per Lazzari a gennaio (o comunque a giugno) si riaprano le porte del Milan, tra le cui file il suo mentore lo avrebbe voluto già in estate: l'ex-atalantino potrebbe infatti continuare a patire il dualismo con Pinardi, oltre all'emersione di un Nainggolan che, portato in palmo di mano dal tecnico, con il ritorno di Conti potrebbe rivelarsi altro ostacolo alla sua titolarità.

D'altro canto, un Lazzari in rossonero potrebbe rappresentare una variante tattica utilissima ad Allegri, allo scopo di affrancarsi dalla dipendenza dei tanti grossi nomi: Boateng e un Seedorf che non può garantire l'autonomia di un'intera stagione su tre fronti sono in fondo gli unici giocatori del Milan dotati di una funzione tattica vagamente analoga a quella di Lazzari (legato al Cagliari fino al giugno 2012), molto cara al tecnico livornese. Da non sottovalutare nemmeno l'ipotesi Fiorentina, che in passato aveva seguito il giocatore, il quale peraltro si adatterebbe benissimo al modulo e allo stile di gioco viola.