Rooney e l'addio allo United: costa solo cinque milioni di sterline

Immaginatevi che Wayne Rooney, simbolo del Manchester United e della nazionale di Fabio Capello, possa costare solamente cinque milioni di sterline. E' un esercizio difficile, vista l'importanza e la bravura dell'attaccante nato a Liverpool e cresciuto da wonderboy nell'Everton, la sponda blu del Mersey.
La valutazione dell'attaccante di Ferguson è però realistica se pensiamo all'articolo diciassette: Rooney ha firmato l'ultimo contratto il ventuno novembre 2006, ovvero più di quattro anni fa, e per la legge un calciatore under-28 (Rooney è venticinquenne) può entrare in regime di svincolo a tre anni esatti dall'ultimo contratto firmato. Cosa significa? Che se Rooney decidesse di volersene andare all'estero, sfruttando appunto l'articolo 17, potrebbe farlo dietro pagamento di un indennizzo in base allo stipendio percepito, agli anni di militanza, alla sua età.

Insomma, se la prossima estate Rooney volesse cambiare casacca, "potrebbe farlo" (solo all'estero, per i successivi dodici mesi) comunicando di volere rescindere a quindici giorni dall'ultima gara giocata, e presentando regolare documentazione.
Un altro punto a favore dei club che vorrebbero andare ad acquistarlo, perché potrebbero tirare sul prezzo proprio grazie all'articolo diciassette, che permetterebbe alla società acquirente di avere un fortissimo sconto: il Real Madrid, a questo punto, appare sempre più in prima linea. Ieri dicevo che l'Inter potrebbe fare uno sforzo e controllare la situazione in maniera concreta. Dopo questa notizia ancora di più.