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Sorrento, da Scarpa a Paulinho: è vetta dopo 34 anni

Sorrento, da Scarpa a Paulinho: è vetta dopo 34 anni
mercoledì 27 ottobre 2010, 18:302010
di Stefano Sica

E' da due stagioni il leader indiscusso di un Sorrento che si è riappropriato della vetta del campionato di Prima Divisione, 34 anni dopo l'ultimo soggiorno da capolista, abbandonato, alla fine, a beneficio del Lecce (erano i tempi del bomber Fernando Scarpa, 14 gol in 31 apparizioni). E' il fantasista che i tifosi amano, e dai quali è stato adottato dal primo giorno in cui è sbarcato in Costiera. Un colpo di fulmine, in sostanza. E di affetto Paulo Sergio Bettanin Paulinho (24) ne aveva bisogno per rivitalizzarsi dopo la triste parentesi Livorno. In Toscana i tifosi amaranto gli hanno perdonato poco o nulla. Non hanno saputo, a torto o a ragione, accompagnare con pazienza il suo percorso di crescita. Ed il brasiliano, per rinascere, doveva cambiare aria. Cimentadosi, magari, in un ambiente poco incline alle pressioni forti. I risultati di tale simbiosi si sono visti subito: 15 gol lo scorso anno, decisivi per la salvezza rossonera, e già otto da agosto ad oggi, col record dell'ultima stagione destinato ad essere infranto. E' il capocannoniere del girone A. E' lui l'elemento più carismatico della colonia brasiliana del Sorrento (che si completa con Vanin e Togni) anche perchè, finora, ha gonfiato le reti avversarie in tutti i modi possibili: col destro (tre gol), col sinistro (una marcatura) e di testa (ben due), oltre a due rigori trasformati. Logico che ora Paulinho, impiegato da Simonelli come punta centrale ma contemporaneamente di movimento, sia diventato l'oggetto del desiderio di diversi club di B.

Una certezza che si evince da alcune indiscrezioni di mercato che si fanno, col tempo, abbastanza insistenti. Pulsioni che, però, il club della famiglia Gambardella non potrà soddisfare, con buona pace di tutti i corteggiatori del brasiliano. Paulinho, come noto, è in Costiera in prestito (il cartellino è di proprietà del Livorno) ma lì ci resterà almeno fino al termine del campionato. Del resto, privarsi a gennaio della propria stella di riferimento sarebbe folle ed inspiegabile, a maggior ragione in questo momento storico. E la società di Corso Italia non ha certo intenzione di sposare atteggiamenti masochistici. Se poi il Sorrento dovesse centrare l'obiettivo della cadetteria, ci sarebbe addirittura la possibilità che questo bel matrimonio continui. Perchè i rapporti tra campani e labronici sono buoni. E perchè la Msc, mai sponsor del club rossonero, non lesinerebbe investimenti economici di un certo spessore. Ma, forse, è presto per parlarne ora. Adesso è il tempo di celebrare la capolista scomoda. Quella che le "grandi" sono costrette a guardare dal basso verso l'alto, magari con un pizzico di invidia.