Juve, Pepe: "Alex, prestami il piede così la butto dentro"
Parlata e faccia da tipico romano. Simone Pepe ha tanti bei ricordi del suo periodo nelle giovanili della Roma e non era solo. Sabato sera sarà una partita speciale, anche se come spiega in un'intervista al Tuttosport, la famiglia è divisa dal tifo: "Papà Luigi era del Napoli, mio fratello Cristian della Lazio. Ora, compresa mamma Antonella, sono juventini. Se sono qui in una delle squadre più importanti al mondo è grazie a loro (alla Roma, ndr), che mi hanno allevato. Io, Aquilani, De Rossi, D'Agostino, Bovo, Lanzaro, Amelia, Tulli. Eravamo fortissimi, ma non abbiamo vinto nulla. E a 18 anni ho salutato. Resta l'apprezzamento per il club e per il fantastico Bruno Conti".
Ora c'è la Juventus e la determinazione nell'ex Udinese non manca. Delneri lo prova come terzino con la possibilità di giocare da titolare e di usare i piedi come vuole lui, anche se fa una richiesta bizzarra al compagno Alex Del Piero: "se guardiamo l'ultima punizione che ho battuto, è vero. Ho tirato 'na scoreggia. Eppure a Udine era la mia specialità: gol al Toro e al Palermo. E qui sono abituati bene, con quello là (Del Piero, ndr) che martella, booom, boom... Alex, "prestame" er piede, che tanto abbiamo lo stesso scarpino. Così la butto dentro". L'ambientamento a Torino è stato ottimo per Pepe che è rimasto molto sorpreso: "dall'entusiasmo, che è normale nei nuovi ma stupisce negli altri. Gente come Grosso e Brazzo è da applausi. Erano ai margini e si sono fatti trovare pronti: non era facile, credetemi. Hai voglia di affermare che tanto lo stipendio arriva lo stesso, ma non è così: noi ci teniamo al nostro lavoro".