Il Bologna stende il Brescia: Di Vaio decide lo spareggo-salvezza

Parità di punti, parità nei gol fatti e un obiettivo comune: la salvezza. Bologna e Brescia arrivano allo spareggio d'autunno mano nella mano e i lombardi - dopo gli 1-1 con Inter e Juventus - cercano una vittoria che gli manca addirittura dal 22 settembre. Saranno invece puniti dalle Legge Di Vaio.

I padroni di casa, targati più che mai Uruguay con tutta la colonia sudamericana in campo, subiscono nel primo tempo la buona forma degli avversari arrivando al tiro solo con Perez.
Dall'altra parte un ispirato Diamanti manda fuori giri Mudingayi in varie occasioni, chiamando il grande ex Viviano ad alcune respinte complicate con i pugni. I falli del mastino belga non passeranno inosservati agli occhi di Pierpaoli e serviranno poco contro la vivacità della punta ex West Ham, decisamente il migliore tra i suoi a fina partita. Che si tratti di concludere o di crossare per Caracciolo, Diamanti c'è. Per sfortuna del Brescia, sull'enorme occasione del 44°, c'è anche Rubin, che salva in maniera miracolosa a pochi centimetri dalla linea di porta, ricacciando negli spogliatoi l'urlo bresciano.

La migliore difesa interna del campionato diventa dunque un fattore per Malesani, che può godersi assieme agli spettatori, ad inizio ripresa, l'ennesimo gol d'autore di marco di Vaio. E' il sigillo numero 198 in carriera per il cannoniere rossoblu, che sta letteralmente costruendo la salvezza dei suoi al Dall'Ara, in collaborazione con il muro alzato davanti a Viviano. A Iachini non bastano un'altra buona prestazione ed un Diamanti in versione Nazionale per scacciare una maledizione dai confini decisamente preoccupanti: 2 punti in 8 giornate sono un bottino desolante, che non rendono tragica la situazione solo in virtù del portentoso scatto di inizio campionato. Il secondo giallo ad un Mudingai troppo aggressivo chiude di fatto il match, consegnando al tecnico degli emiliani - dopo il 2-0 sul Lecce - un'altro mattone pesantissimo per rinforzare le ambizioni del gruppo. Ed una lettera con una scritta, Salvezza, firmata in calce Marco Di Vaio