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L'Inter e il retroscena del colpaccio sfumato. Ora c'è il Barcellona...

L'Inter e il retroscena del colpaccio sfumato. Ora c'è il Barcellona...TUTTO mercato WEB
© foto di imago sportfotodienst
martedì 23 novembre 2010, 12:302010
di Andrea Losapio

L'addio di Mario Balotelli, a fine luglio, faceva presupporre a un acquisto in dirittura d'arrivo per l'Inter di Rafa Benitez, almeno per sostituire il calciatore italiano, uno dei migliori talenti cresciuti dalla primavera nerazzurra negli ultimi dieci anni. Balotelli, ceduto al Manchester City, aveva portato con sé una dote di ventitré milioni cash, più eventuali bonus legati alle prestazioni e ai risultati della società del City of Manchester. Soldi che sembravano pronti a essere reinvestiti sul mercato in entrata, con varie possibilità sul libro: da Kuyt a Mascherano, i pupilli di Benitez, passando per Schweinsteiger e Sculli.
Il retroscena parla chiaro: il primo giocatore puntato dall'Inter di Massimo Moratti è stato Edinson Cavani, centravanti che attualmente milita nel Napoli, ai tempi di proprietà del Palermo. Per il giocatore pareva prospettarsi l'ipotesi del prestito oneroso, talmente oneroso che il riscatto sarebbe stato quasi "obbligatorio", un po' la soluzione utilizzata da De Laurentiis per prelevarlo dal Palermo.


Il giocatore era stato offerto ai dirigenti meneghini e la sua duttilità aveva quasi convinto Marco Branca a fare un tentativo per il suo acquisto. Non è certo una novità che Cavani interessasse all'Inter, ma il trasferimento sembrava potesse andare in porto e le parti si erano riaggiornate: forse non convinti della bontà dell'operazione i dirigenti dell'Inter non si sono fatti più sentire, lasciando di fatto via libera a Bigon.
Le ultime indiscrezioni che arrivano dalla Spagna parlano di un interessamento di Villarreal e Barcellona per il talento uruguagio, che ha sicuramente alzato il proprio valore dopo i gol con la casacca partenopea: diciassette milioni (cinque più dodici) è stato pagato, mentre ora è valutato circa venticinque. In Catalogna già sognano un tridente Messi-Cavani-Pedro, formato da tre giocatori del 1987 con altre dieci stagioni ad alto livello davanti: con buona pace per Villa, anche se El Guaje non ha nessuna intenzione di andare in pensione anticipatamente.