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Un fenomeno da prendere: alla scoperta del Krasic mancino

Un fenomeno da prendere: alla scoperta del Krasic mancinoTUTTO mercato WEB
© foto di Alberto Fornasari
venerdì 26 novembre 2010, 10:322010
di Gianluigi Longari

Tanto forte quanto sottovalutato. È questo il paradosso della vita professionale di uno degli esterni di ruolo più dotati del panorama calcistico europeo, che nonostante qualità indiscutibili ed un talento raro da reperire, non è ancora riuscito a salpare dall'Eredivisie per affermarsi in un palcoscenico con cui le sue doti non avrebbero problemi a misurarsi. Il profilo in questione, è quello dell'Ungherese Balasz Dzsudzsak, tanto difficile da pronunciare, quanto da riuscire a contenere quando decide di partire palla al piede. Classe 1986, la sua storia parte da lontano, da un piccolo villaggio dell'Ungheria nord orientale, troppo esiguo per contenere un talento della sua portata. Il salto verso il club più importante del campionato locale, il Debrecen, è una conseguenza quasi scontata, così come la sua affermazione come miglior giocatore della Soproni Liga. Il passo verso l'Europa che conta è immediato: prestazioni eccellenti e giocate sopraffine, aumentano a dismisura così come la sua fama, destinata in breve a straripare dai confini magiari. A notarlo per primo è uno dei mostri sacri dello scouting, quello stesso Peter De Visser mèntore di gente come Romario e Ronaldo, e non a caso suo principale sponsor quando il Psv Ehindoven si lascia convincere del suo acquisto.

La velocità del suo ambientamento è seconda solo a quella che Dzsudzsak esprime sulle corsie laterali del Philips Stadion: assist, giocate e gol sono la conseguenza più naturale del suo impatto con la nuova realtà, di pari passo con un rendimento che lo propone come il miglior giocatore del campionato olandese. Un Krasic mancino, tanto per scomodare un paragone facilmente comprensibile, ma comunque ingiusto rapportandolo alle sue potenzialità. Se accelerazioni, dedizione al sacrificio ed efficacia possono essere assimilabili a quelle dello juventino; ben diverse sono le sue qualità a livello balistico, che gli hanno permesso di trafiggere con continuità i portieri avversari, eleggendolo ad uno degli specialisti più dotati anche a livello continentale. Troppa roba per non essere notato, ed in effetti sembra che finalmente l'assurdo embargo forse dovuto ad origini poco nobili se relazionate al calcio moderno, sembra essere finito. Tutti i migliori club d'europa si stanno dando battaglia per riuscire ad accaparrarselo, magari già da gennaio. L'importante è riuscire ad essere più veloci e più geniali degli altri, proprio come lui...