Napoli, un prudente silenzio più opportuno di avventate dichiarazioni

Aurelio De Laurentiis, presidente del Napoli, nel corso di un'intervista rilasciata in occasione della presentazione del film "Natale in Sud Africa", ha voluto precisare alcuni dettagli riguardanti la lunga e tormentata trattativa condotta dalla società con l'agente di Paolo Cannavaro per il rinnovo contrattuale del capitano azzurro.
"Paolo Cannavaro? Gli ho offerto anche il quarto anno di contratto -ha affermato De Laurentiis- ora deve fare un atto d'amore nei confronti del Napoli ed accettare soltanto. L'ingaggio e' stato migliorato e l'offerta e' stata gradita dal rappresentante di Cannavaro, in un incontro avuto in un salotto la settimana scorsa con Bigon e Fassone".
Queste dichiarazioni di De Laurentiis hanno indotto Enrico Fedele, agente del difensore del Napoli, a rispondere al presidente. A Radio Crc nella trasmissione "Si gonfia la rete" di Raffaele Auriemma, il procuratore ha infatti affermato: "Ci sono state dichiarazioni anticipate del Presidente De Laurentiis circa il rinnovo o meno del contratto di Cannavaro ma sono state dovute all'enfasi del momento, ci sono ancora tante cose da definire nei dettagli, clausole che vanno riviste e non si è ancora deciso nulla di certo".

La tifoseria napoletana sta vivendo, con trepidazione, un momento della stagione particolarmente delicato per il Napoli in quanto, in pochi giorni, la squadra dovrà disputare due importanti match contro lo Steaua Bucarest ed il Lecce per poter, in caso di vittoria contro i rumeni, proseguire l'avventura europea ed, eventualmente, consolidare il magnifico secondo posto in campionato battendo, domenica, la squadra salentina. Eppure, nemmeno questi impegni, ravvicinati e fondamentali per il futuro del Napoli, sono sufficienti ad indurre due persone legate, in modo diverso al club, ad osservare un prudente silenzio nell'interesse della squadra e di Paolo Cannavaro.
Il capitano sta disputando un'ottima stagione impegnandosi con dedizione e dando un ottimo e fondamentale contributo alla squadra della sua città. In un periodo in cui non vi sono più le cosiddette "bandiere" Paolo potrebbe, andando in controtendenza, rappresentandone una.

Fermo restando che vanno salvaguardati gli interessi del club e del calciatore, probabilmente, un accordo tra le parti in causa andrebbe definito al più presto conducendo trattative nel dovuto e doveroso silenzio. In attesa di ascoltare dichiarazioni meno retoriche e più confacenti alla risoluzione di un problema che sta a cuore al calciatore ed alla società, il popolo partenopeo si augura che Paolo Cannavaro possa essere, anche in un prossimo futuro, un capitano che rappresenta degnamente la squadra e la città.