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Di Marzio: "L'esempio di ciò che doveva essere e non è stato"

Di Marzio: "L'esempio di ciò che doveva essere e non è stato"TUTTO mercato WEB
© foto di DANIELE MASCOLO/PHOTOVIEWS
giovedì 3 febbraio 2011, 15:002011
di Redazione TMW.
fonte Di Gianluca Di Marzio per VirgilioSport

Di solito, l'effetto e' immediato. Compri un giocatore, lo mandi in campo e lui risulta subito decisivo. Come Pazzini e Kharja domenica scorsa, come Okaka nel derby vinto a Lecce. Ieri sera, invece, nessun nuovo acquisto ha lasciato il segno. Amauri ha lottato a Parma ma senza incidere, Matri non ha risolto i problemi della Juve, la Samp ha perso ancora nonostante la mezza rivoluzione mentre Cesena-Catania e' stata risolta dai soliti noti, Jimenez e Maxi Lopez. Anzi, questa volta e' stata la giornata di chi doveva andarsene e invece e' rimasto: Chevanton era ai margini del Lecce, aveva rotto con De Canio, poteva essere ceduto ma non ha trovato acquirenti e ha deciso di giurare amore eterno al Lecce. A parole e sul campo, con un gol da tre punti e quella rabbia che fa rima con salvezza. E con rivincita. Anche Nainggolan e' rimasto a Cagliari ma la sensazione e' che non durerà molto la sua avventura in Sardegna: il suo cartellino e' stato interamente riscattato da Cellino, le richieste fioccano (Genoa ma anche Fiorentina), gol come quello di Marassi giustificano tanto interesse.

Il mercato stava invece portando via subito Eduardo dal Genoa, Preziosi ha corteggiato Storari e Marchetti, pensato a Doni e tentato pure in extremis uno scambio con Rosati. Quando non c'e' più feeling, quando un portiere sente la pressione della stampa e della gente, rende meno di quello che potrebbe e il portoghese e' l'esempio di ciò che doveva essere e non e' stato. Anche sul mercato. Bene ha fatto invece il Bologna a dire no a Inter e Juve per Marco Di Vaio: anche lui poteva andare ma e' rimasto, anche lui e' stato protagonista della notte post mercato, la notte dei rimpianti (altrui). Ha segnato al Friuli il cinquantesimo gol rossoblù, ha fermato il volo dell'Udinese, ha fatto capire ancora una volta perché le grandi pensano sempre a lui quando sono a caccia di gol sicuri. Infine, Santana: all'argentino avevano pensato Napoli e Porto, la Fiorentina non ha nemmeno ascoltato le proposte, lui non s'è mosso e ha segnato ancora, decisivo oggi più di Gila. Strano ma vero, da ieri Santana potrebbe firmare con qualsiasi squadra perché il suo contratto scade a Giugno ma, in attesa del rinnovo, firma solo la riscossa viola e salva Mihailovic. Qui si' che l'effetto e' immediato.