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Capolinea Juve: con un buco così, ecco cosa puoi chiedere al mercato

Capolinea Juve: con un buco così, ecco cosa puoi chiedere al mercato
lunedì 16 maggio 2011, 08:442011
di Cesare Di Cintio
Nato il 01.07.1972, avvocato, iscritto al Foro di Bergamo, ha collaborato sino al 2009 con l'Università di Bergamo alla Cattedra di Diritto Privato e quella di Procedura Penale. Si occupa di diritto ed economia dello sport.

Gli organi di stampa hanno riportato, nei giorni passati, notizie negative sullo stato finanziario della Juventus che, secondo indiscrezioni, chiuderà la stagione sportiva 2010-2011 ( 30.06.2011) con la proiezione di un passivo intorno ai 60 mln di euro.
I dati appaiono allarmanti (ai non esperti) sopratutto in ragione del fatto che l'ultimo bilancio approvato, riferito al 31 marzo 2011, ha evidenziato un deficit per un ammontare di 43 mln di euro e che, quindi, in soli due mesi la Juventus avrebbe aumentato le perdite ulteriormente.
Inutile in questa sede elencare le singole voci e le variazioni in negativo del bilancio suddetto sul quale la stagione in corso produrrà ulteriori perdite che, tuttavia, potranno esser compensate grazie alle riserve accantonate nelle stagioni passate ( circa 70 mln di euro) che consentiranno di mantenere, comunque, il patrimonio netto in positivo.
Ciò, da un lato, per evidenziare come l'allarmismo circolato nei giorni passati tra i tifosi bianconeri debba esser in parte stemperato anche se, è innegabile, che i risultati sportivi negativi del torneo in via di conclusione avranno una incidenza economica.
Ed, infatti, il mancato accesso alla Champion's League comporterà la perdita di somme, comunque, importanti per un top club come la Juventus, dato che la sola partecipazione alla fase a gironi avrebbe potuto garantire introiti minimi per 7.1 mln di euro.
Senza poi considerare che, per regolamento Uefa, ad ogni tappa superata del cammino verso la finale continentale corrisponde un premio in denaro di tutto rispetto: guadagnare gli ottavi di finale consente di incassare 3 mln di euro, i quarti di finale 3,3 mln di euro, le semifinali 4 milioni e la finale, 5,2 mln di euro in caso di sconfitta, e 9 mln di euro in caso di vittoria.
Bastano pochi calcoli per capire come la conquista del titolo europeo per club possa garantire, senza considerate introiti legati a pubblicità, diritti televisivi o merchandising, incassi per almeno 26,4 di euro, senza prendere in esame altri bonus legati alle singole vittorie nella fase a gironi. Non male.


È chiaro, quindi, che il risultato sportivo negativo della stagione 2010-2011 inciderà negativamente sulla situazione finanziaria del club bianconero per il quale sarà necessario un nuovo apporto di capitali per il prossimo futuro poiché, un' altro anno senza Champion's League, potrebbe rivelarsi deleterio.
Quanto esposto per evidenziare che, se da un lato, i risultati sportivi hanno grande importanza economica, dall'altro, non cambia la mia opinione positiva, già espressa in passato, sul club bianconero (inteso come azienda) essendo entrato già nel futuro con la costruzione dello stadio di proprietà.
Ciò, ovviamente, costituisce un netto passo verso la crescita finanziaria del club che, quindi, non solo potrà contare sugli introiti derivanti dalla vendita di biglietti e di abbonamenti, ma anche da una serie di situazioni non direttamente legate allo spettacolo sportivo come, ad esempio, attività commerciali, ristoranti ecc.
È ovvio che il progetto Juventus è molto affascinate ma è altrettanto vero che l'anima commerciale del club, che sta operando in modo incisivo, non possa essere slegata da quella sportiva dato che lo stadio del futuro è stato progettato per offrire comfort e servizi destinati, in primis, alla platea Europea.
Credo, comunque, che il trend negativo dell'ultima stagione debba esser considerato frutto di strategie sportive che non hanno portato i risultati sperati, anche se la società, in quanto tale, deve necessariamente esser considerata sana proprio perchè può contare sulla solidità di Exor spa, azionista di maggioranza, e società finanziaria del Gruppo Agnelli.
Alla luce di quanto esposto gli amministratori della Juventus sono certamente a conoscenza del fatto che sarà necessario apportare capitali per il prossimo calciomercato che dovrà, per forza di cose, costituire investimento obbligato verso giocatori di talento non solo per trionfare in Italia ma, sopratutto, per tornare nell'Europa che conta.
Ed, infatti, solo un ritorno alla Champion's League, da protagonista, potrà sancire il compimento di quel capolavoro sportivo e commerciale che, grazie allo stadio di proprietà, potrà garantire quelle entrate necessarie per poter consentire, finalmente, alla società sportiva di autofinanziarsi.
Ciò, evidentemente, in perfetta linea con le regole del Fair Play Finanziario che per la Juventus può rappresentare una opportunità ( e non un limite come per altri sodalizi) in quanto unica società in Italia ad esser proprietaria di una struttura che, tuttavia, per produrre ricavi, ha un bisogno disperato di esser valorizzata dalla Champion's League.