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Zlatan Ibrahimovic, lo zingaro cresciuto fra i ghiacci

Zlatan Ibrahimovic, lo zingaro cresciuto fra i ghiacci
venerdì 19 ottobre 2001, 14:452001
di Arturo Rafael Bandini
Vi presentiamo Zlatan Ibrahimovic, il nuovo fenomeno del calcio svedese. Nell’ultimo anno si sono interessati a lui i piu’ grandi club europei e a spuntarla e' stato l’Ajax che lo ha prelevato dal Malmoe per una ventina di miliardi.

Data di nascita: 3/10/1981
Luogo di nascita: Malmoe (Svezia)
Ruolo: centravanti
Squadra: Ajax (Olanda)

Hanno già detto che sara’ il nuovo Van Basten. Affermazioni del genere vanno sempre prese con le molle: dopo il passaggio del grandissimo Marco nel mondo del pallone, e’ sin troppo facile restare suggestionati dalla maglia n. 9 dei lancieri di Amsterdam. Per ora ci limiteremmo a parlarne solo come Zlatan Ibrahimovic. O piu’ semplicemente Zlatan, come i suoi (tantissimi) tifosi amano chiamarlo.
Di ‘scandinavo’ questo centravanti puo’ vantare a malapena la stazza fisica: è alto 192 centimetri per 84 chilogrammi di peso. Ma la faccia bruna e soprattutto la sopraffina tecnica calcistica tradiscono a prima vista le sue origini jugoslave.
Pare che i suoi genitori (il padre e’ un bosniaco, la madre una croata) siano emigrati a Malmoe in cerca di fortuna, e che Zlatan non sia cresciuto in condizioni troppo agiate. Si racconta che prima di approdare alla squadra di club dove comincia la sua carriera (il Malmoe) trascorresse le giornate facendo la spola tra i banchi scolastici e la sua iniziale palestra calcistica: le fredde strade della citta’. L’obiettivo da raggiungere era chiaro per il ragazzino, che con determinazione intensifico’ la pratica della partitella con gli amici a discapito degli studi casalinghi pomeridiani per diventare al piu’ presto un vero goleador. I suoi piedi erano della pasta migliore, non a caso i calciatori dell’area balcanica sono considerati i brasiliani d’Europa, e a soli 12 anni il settore giovanile del Malmoe, dopo averlo sottoposto ad un provino, decise di puntare forte su di lui.
La scalata delle categorie inferiori del team svedese non e’ stata un problema. In 5 stagioni, grazie alla evidente superiorità dimostrata in un contesto in verità non eccelso, ha convinto il mister della prima squadra a buttarlo nella mischia. Risultato: in 2 stagioni il Malmoe ha compiuto un’ascesa molto decisa in campionato, passando da squadra cuscinetto ad avversario di tutto rispetto anche per i vari Rosenborg e Goteborg.
Non si puo’ certo dire che la caratteristica specifica di questo giocatore sia il goal. Ne ha segnati molti e con una certa regolarita’, ma i suoi vari allenatori hanno sempre preteso da lui una grossa mole di lavoro per la manovra dell’intera squadra. Cio' ha comportato una minor presenza in zona gol rispetto a quella del classico centravanti da area di rigore. Come gia’ detto, Ibrahimovic sa dare del ‘tu’ alla palla, difficilmente se la fa soffiare e in piu’ e’ dotato di una precisione millimetrica nei passaggi. Dal punto di vista meramente tattico, potremmo tracciare un parallelo col nostro Marco Delvecchio il quale, anche quando utilizzato da punta centrale ha svolto moltissimo lavoro in aiuto al centrocampo e agli uomini di fascia. Ovvio che il giallorosso non abbia la stessa classe del giovanotto svedese; e che quest’ultimo a sua volta ancora non goda dell’esperienza necessaria a maturare la grinta, la personalità e il carisma del giallorosso.
I biancorossi di Amsterdam lo hanno acquistato il 4 aprile 2001 appunto dal Malmoe. In effetti un club che punta fortemente sui giovani per formarli calcisticamente e rivenderli in Europa al miglior offerente (come da sempre fa l’Ajax) non poteva lasciarsi sfuggire questo autentico talento, e per l’onerosa cifra di 20 miliardi lo ha bloccato per 5 stagioni, deludendo la concorrenza di Arsenal, Juve, Roma, Milan e Monaco. All’indomani della firma il giocatore ha commentato l’approdo presso la corte di Co Adriaanse in toni entusiastici: “Certo che mi sono sentito molto lusingato dall’interessamento della Juventus o del Milan. Sono societa’ che hanno scritto pagine fondamentali nella storia del calcio. Ma desideravo terribilmente giocare nell’Ajax. Per il suo spettacolare impianto di gioco, per la presenza di atleti giovani, carichi di entusiasmo e fortemente motivati a mettersi in mostra. Inoltre, non dimentichiamo il prestigio del blasone.”
Dopo l’apprendistato svedese, durante le amichevoli dell’ultimo precampionato Ibrahimovic si e’ finalmente trovato davanti ad avversari di rango: Milan e Roma su tutti, che hanno potuto constatare una volta di piu’ il suo estro. Pare che il Milan sia addirittura tornato in Italia con un’opzione in tasca. Tale opzione imporrebbe agli olandesi di contattare prima di altri referenti Galliani e Braida, qualora mettessero la punta sul mercato nei prossimi due anni.
Probabile che sentiremo parlare di lui al mondiale: nazionale under 21 da parecchio tempo, ha da poco risposto alle prime convocazioni della rappresentativa svedese maggiore. L’esordio e’ stato piu’ che positivo e siamo pronti a scommettere che di qui all’estate di “Korea & Japan 2001” la reputazione di Zlatan crescera’ ulteriormente.