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esclusiva

Juve, Giandonato: "Vi svelo tutto, m'ispiro a Redondo"

ESCLUSIVA TMW - Juve, Giandonato: "Vi svelo tutto, m'ispiro a Redondo"TUTTO mercato WEB
© foto di Giuseppe Celeste/Image Sport
venerdì 27 maggio 2011, 13:102011
di Raimondo De Magistris
Intervista a cura di Raffaella Bon

La pennellata d'autore su punizione dell'Old Trafford contro il Manchester United in occasione dell'addio al calcio di Neville, ha imposto prepotentemente il diciannovenne abruzzese Manuel Giandonato all'attenzione del grande pubblico. Per lui quest'anno sono arrivate conferme continue, con l'esordio nella nazionale under 21 di Ciro Ferrara (della quale sembra dover diventare uno dei punti fermi), il debutto in Europa League e le convocazioni di mister Delneri che nella seconda parte della stagione sono divenute sempre più frequenti. Alla fine la maglia numero 36 bianconera è divenuta anche titolare, con la performance di Parma, dove è stato unanimemente giodicato MVP dei suoi, e la perla di rara bellezza sul calcio piazzato di martedì in Inghilterra, davanti a specialisti come Beckham e Del Piero. Eccone un'intervista per conoscerlo meglio.

A che età hai iniziato a giocare a calcio?
"A soli due anni, credo sia un record. Mio papà, che era ed è allenatore, mi portava al campo con lui ed io giocavo con i più piccoli della società del mio paese, il Casoli. Ho imparato prima a calciare la palla che a camminare".

Le tue esperienze nelle squadre giovanili e i tuoi allenatori fino all'arrivo in prima squadra...
"Ho iniziato nel Lanciano: Pulcini, Esordienti ed un anno di Giovanissimi Nazionali, sotto età. Giocavo con degli '89, con ragazzi due anni più grandi di me. Poi sono passato al Pescara grazie a Cetteo Di Mascio, dove sono rimasto per un anno. Facevo parte dei Giovanissimi Regionali, allenatore Marcello Donatelli, una persona di cui ho un ricordo stupendo, che ha fatto tantissimo per me e con il quale ancora sono in contatto. Poi la Juve. Giovanissimi Nazionali con mister Maggiora, Allievi Regionali con Gentile, Allievi Nazionali con Maddaloni, Berretti con Schincaglia, Primavera con Bruni prima e con Bucaro poi, anche se quest'anno sono stato quasi sempre con Delneri in prima squadra".

Racconta del tuo passaggio alla Juventus...
"Nel periodo degli esami di terza media, estate 2005, neanche 14 anni, sono andato a fare un provino a Torino con la Juve. Finito il torneo, mi hanno richiamato: un giorno su ed ho firmato. Il 16-17 agosto, poi, partenza per il ritiro. E da lì è cominciata la mia avventura bianconera".

Interessi e hobby?
"Mi piace molto guardare il basket ed in particolare l'NBA, stare con gli amici e andare al cinema".

Calciatore preferito o modello a cui ti ispiri?
"Come tipo di giocatore ho sempre ammirato Redondo. Tra quelli attuali mi piace Pirlo. Facendo le dovute proporzioni, credo di avere caratteristiche simili alle sue".

Squadra del cuore?
"Da piccolissimo simpatizzavo milanista. Poi da quando sono qua alla Juve, e sono già passati sei anni, inevitabilmente sono diventato un tifoso bianconero. Si diventa juventini per forza".

Campione preferito al di fuori del calcio?
"Roger Federer".

Sport preferito escluso il calcio?
"Basket".

Famiglia. Sei figlio unico o hai fratelli o sorelle?
"Una sorella più piccola, 14 anni, si chiama Luna".

Curiosità del tuo carattere?
"Sono un ragazzo normale, tranquillo. All'apparenza posso sembrare presuntuoso perchè subito non do tanta confidenza, ma non è così, in realtà non lo sono".

Fidanzato o single?
"Per adesso single".

Racconto ed emozione del tuo esordio in serie A a Livorno...
"Non l'ho avuto neanche il tempo di emozionarmi. Ero seduto in panchina con giaccone, cappello e guanti, infreddolito. Zaccheroni si è girato, chiamandomi Giandomenico anzichè Giandonato, dicendomi di entrare subito. Non mi ero neanche scaldato".

L'esordio azzurro a Fermo contro la Turchia under 21. Chi c'era in tribuna a vederti?
"C'erano i miei genitori e Silvio, il mio procuratore. Anche in quell'occasione non mi emozionai più di tanto. Sia perchè sono un ragazzo freddo per natura, sia perchè ero tranquillo anche per il fatto che Ferrara già mi conosceva bene".

Dov'eri la sera della finale del Mondiale 2006? Con chi l'hai vista e cosa ricordi di quella sera?
"Ero in Abruzzo, a casa di un mio amico. Ricordo che nel momento in cui Pirlo si apprestava a battere il calcio d'angolo, io ho esclamato: "Adesso facciamo 1-1", e puntualmente è arrivato il gol del pareggio. Quando Grosso stava per calciare il quinto rigore decisivo, io ero già fuori in strada, convinto che avrebbe segnato, pronto a correre per il paese. A distanza di un paio d'anni mi sono trovato a giocarci a fianco nella stessa squadra".

Quando hai visto Del Piero segnare al 120' nella semifinale contro la Germania, consegnandoci il pass per la finale, se qualcuno ti avesse detto che un giorno ti saresti trovato al suo fianco in serie A, cosa avresti risposto?
"Mi sarei fatto una risata. Sarei sicuramente scoppiato a ridere. Ero a Torino da un solo anno. Avevo finito con i Giovanissimi Nazionali e mi aspettavano gli Allievi Regionali".

Piatto preferito?
"Insalata, nettamente, da sempre".

Musica e cantante o gruppo preferiti?
"Ascolto un po' di tutto. Mi piacciono Ligabue, Vasco Rossi..."

Auto dei sogni?
"Aston Martin".

Auto che guidi attualmente?
"La Punto".

Attore ed attrice preferiti?
"Will Smith e Eva mendes".

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