La nobile decaduta fa spesa in Italia: Pastore-Milan è più difficile

Jeremy Menez, ma non solo. Il Paris Saint Germain è pronto a sbarcare in Italia per chiudere alcune delle trattative più importanti dell'estate, grazie ai nuovi proprietari del club, pronti a immettere denaro contante per drogare un mercato di per sé già pieno di prezzi folli, tra Neymar, Ganso, Alexis Sanchez, Pastore, Fabregas e più chi ne ha più ne metta. Il club parigino ha intenzione di ritornare a essere società di vertice, come lo era diventato nei primi anni 90, dopo un periodo di relativa decadenza.
Nella giornata di oggi sarà proprio il romanista a essere presentato, con il difensore serbo del Valenciennes Milan Bisevac e il centrocampista del Saint Etienne Blaise Matuidi, ricercato in passato da tutte le società italiane, con il Palermo che già nella scorsa stagione era arrivato a un passo dall'acquistarlo.

Il contatto telefonico di oggi, sbandierato da Zamparini, è da cerchiare in rosso: sicuramente il presidente rosanero sta alzando la posta in palio - anche perché il Real Madrid, al momento, non è alla ricerca di un trequartista e non ha presentato un'offerta ai siciliani - per riuscire a raggiungere perlomeno i quaranta milioni, cifra ancora abbastanza lontana dall'avverarsi.
La cena di Simonian con il Milan è da intendere in questo senso: Pastore interessa, ma il prezzo per ora è troppo alto. Certo è che i milioni qatarioti possono davvero essere fondamentali nella vicenda. Anche per togliere altri due obiettivi delle nostre società italiane: Moussa Sissoko, nazionale francese, uno dei pilastri del Tolosa, e Luisao, difensore brasiliano del Benfica cercato dalla Roma nelle scorse settimane.