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Morte Pazzagli, il ricordo degli amici

Morte Pazzagli, il ricordo degli amiciTUTTO mercato WEB
© foto di Federico De Luca
lunedì 1 agosto 2011, 07:262011
di Redazione TMW.
fonte Firenzeviola.it

Un malore ha stroncato l'ex portiere del Milan, Andrea Pazzagli, dal 2001 il preparatore dei portieri delle Nazionali giovanili azzurre. La notizia della scomparsa ha scosso tutto il mondo del calcio, in particolare Firenze, dove Pazzagli era nato e cresciuto calcisticamente nel vivaio della Fiorentina. Dalla Rondinella, in Serie C, Pazzagli si ritrovò poi qualche anno più tardi sul tetto del mondo con il Milan di Sacchi. Firenzeviola.it ha voluto ricordare Pazzagli attraverso le voci di chi durante la sua carriera ha avuto modo di conoscerlo dentro e fuori dal campo.

Giancarlo Antognoni, coordinatore delle nazionali giovanili, che aveva proprio in Andrea Pazzagli uno dei suoi più fidati collaboratori. "Perdo un amico in tutti i sensi", queste le parole del "capitano" che anche fuori dal campo era grande amico di Andrea Pazzagli.

Alberigo Evani, compagno di squadra nel Milan: "Son distrutto, Andrea era una persona splendida, spiritosa, di compagnia. Al Milan abbiamo condiviso soddisfazioni straordinarie e lui era ben voluto da tutti. Da quest'anno eravamo di nuovo insieme nelle nazionali giovanili e Andrea contribuiva a regalare il suo buonumore con le barzellette e gli scherzi. Oltre ad essere stato un ottimo portiere, era un creativo, scriveva le canzoni e le cantava".  

Aldo Agroppi, allenatore di Pazzagli nel Perugia. "Di lui ho solo ricordi eccezionali, sia come giocatore, ma soprattutto come uomo. Non aveva difetti, lo dico con sincerità assoluta. Era un ragazzo dolce, generoso, gioviale. Con me fece un grande campionato da esordiente a Perugia, in Serie B. Non perdeva mai occasione per ringraziarmi della fiducia che gli detti in quella stagione; io gli rispondevo sempre che non doveva ringraziarmi, perché quel posto da titolare se lo era meritato.  Ancora oggi ci sentivamo spesso, doveva venire a trovarmi a Piombino nei prossimi giorni. Oggi è una giornata triste".

Antonio Di Gennaro,  nello staff di Termin con Pazzagli sia a Firenze che a Milano. "Ho il cuore spezzato, per me era come un fratello maggiore. Abbiamo lavorato insieme grazie a Terim, prima nella Fiorentina e successivamente nel Milan. Di Andrea avrò sempre un ricordo bellissimo. Era sempre allegro, ci raccontava barzellette dalla mattina alla sera. Di un umanità incredibile, che anche grazie alla musica, la sua seconda passione dopo il calcio, riusciva a trasmettere a chi gli stava intorno. La notizia d stamani mi ha scosso, verrò a Firenze per stare vicino alla famiglia di Andrea".

Ilario Castagner, allenatore di Pazzagli all'Ascoli. "Lo ricordo sempre sorridente, era un vero e proprio uomo spogliatoio. Un grande trascinatore in campo, un amico di tutti fuori dal rettangolo verde. In porta, poi, era una sicurezza. Tra i vari particolari, mi ricordo di lui anche durante le trasferte, sempre in testa al pullman".

Come lui è toscano. Come lui è stato portiere. Come lui, e con lui, ha difeso la porta del Milan nella stagione '89-'90. Tra i tanti amici che ricordano Andrea Pazzagli, particolarmente profondo è il saluto di Giovanni Galli: "Per ricordare Andrea qualsiasi complimento o bella parola non sarà mai una frase fatta - ha dichiarato il portiere pisano a Radio Sportiva -. Ho perso un amico vero. Ci lascia una persona eccezionale, un grande professionista e un padre di famiglia straordinario. Lascerà un vuoto enorme in chi lo ha conosciuto". Galli non si dimentica del supporto ricevuto da Pazzagli in occasione della morte del figlio: "Mi è stato vicino nei momenti più difficili per la mia famiglia. Ha scritto anche una canzone in memoria di mio figlio Niccolò. In questo momento - ha concluso - non posso che pensare alla sua famiglia, ai figli, e mi stringo accanto a loro".