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Napoli, una punta per evitare il cliché di eterna incompiuta

Napoli, una punta per evitare il cliché di eterna incompiutaTUTTO mercato WEB
© foto di Marco Iorio/Image Sport
venerdì 5 agosto 2011, 13:072011
di Vincenzo Vitiello

"E' agosto e quindi va benissimo. Per il periodo in cui siamo, credo che sia stata una buona amichevole. Di fronte, c'era una squadra forte e più avanti nella preparazione" Così commenta Walter Mazzarri, in un'intervista riportata dall'edizione odierna del Corriere dello Sport, la prestazione del Napoli contro il Penarol. L'osservazione del tecnico toscano, soddisfatto del pareggio conseguito al San Paolo contro la squadra urugaiana, è pienamente giustificata da quanto messo in mostra dai suoi uomini nel corso del primo test, di un certo rilievo, al cospetto dei tifosi napoletani.
Gli azzurri hanno confermato le indicazioni rilevate nelle altre amichevoli contro il Barletta ed il Grosseto. Tanta determinazione, concentrazione e voglia di prodigarsi, soprattutto, sul piano atletico per potere presentarsi all'inizio dell'impegnativa stagione con un'ottima condizione psicofisica.
Rilevante è il discreto inserimento, nello scacchiere predisposto da Mazzarri, dei nuovi calciatori. Molti opinionisti avevano, più volte, messo in rilievo le qualità di Federico Fernández, difensore argentino prelevato dall'Estudiantes, definendolo un centrale di piede destro, abile nel gioco aereo e dotato di buona tecnica individuale.
El Flaco, così soprannominato per la struttura fisica longilinea, in queste prime esibizioni non solo ha confermato le sue caratteristiche ma ha impressionato per essere riuscito ad inserirsi, molto bene, nei meccanismi della squadra e negli schemi predisposti da Mazzarri.
Saggezza tattica, sicurezza nel reparto difensivo, ottimo colpo di testa e notevole predisposizione nei repentini inserimenti in avanti, fanno intendere che Fernandez potrebbe risultare uno dei migliori acquisti del Napoli nella sessione estiva del calciomercato.

Anche Blerim Džemaili ha confermato le credenziali che lo hanno accompagnato al suo arrivo nella città partenopea: preciso e tempestivo nella fase di interdizione, lucido e preciso nella prima fase d'impostazione del gioco ed in grado di utilizzare, nel migliore dei modi, una grande quantità di palle giocabili.
Con Džemaili anche Gökhan Inler accolto, al San Paolo, con continue ovazioni ed eletto a nuovo idolo dal popolo napoletano, ha dimostrato di essere il centrocampista centrale ambidestro in grado di disimpegnarsi sia nella fase difensiva che in quella offensiva. Gökhan, che predilige giocare davanti alla difesa con compiti di impostazione tagliando il campo con frequenti cambi di gioco e lanciando in profondità gli attaccanti, si è disimpegnato ottimamente anche negli spazi stretti e, pur pressato dagli avversari, ha fornito ottimi inviti ai suoi compagni di squadra. I tifosi, ieri, lo hanno applaudito nel momento in cui ha mostrato un altro aspetto del suo ricco repertorio: un tiro forte e preciso da fuori area.
In attesa di vedere il miglior Santana, reduce da stagioni sfortunate a causa di seri infortuni subiti nelle ultimi due anni ed un'operazione per una lesione parziale del legamento crociato anteriore che lo ha costretto a concludere anzitempo la stagione, si può constatare che anche Britos e Donadel, mettendo in mostra le loro caratteristiche con notevole determinazione, hanno ampiamente giustificato le scelte di Mazzarri.

Pur rispettando la volontà del tecnico e della società, alcuni osservatori ed una buona parte della tifoseria è perplessa sulla decisione manifestata da Mazzarri di ritenere chiuso il mercato anche per un eventuale acquisto di un'altra punta.
Da più parti si ritiene che, pur ammirando l'impegno denotato da Cristiano Lucarelli e la sua indiscussa utilità come uomo spogliatoio e calciatore utile alla causa del Napoli, serva un attaccante in grado di sostituire Edinson Cavani in caso di necessità.
Il Napoli è impegnato in tre difficili competizioni che richiedono massimo impegno oltre a una continua e costante condizione psicofisica.
Cavani, reduce da una stagione in cui è stato impiegato con continuità, dalla preparazione effettuata per disputare la Coppa America, dall'impegno e da un infortunio durante la competizione sud americana, fisiologicamente potrebbe risentire di due stagioni giocate ad alto livello senza soluzioni di continuità.

Lucarelli potrebbe ovviare a tale situazione nel caso dovesse assumersi la responsabilità di giocare da titolare, con molta probabilità, buona parte della stagione? E' il caso di correre rischi dopo i notevoli investimenti fatti da Aurelio De Laurentiis per costruire un organico in grado di competere ad alti livelli in Italia ed in Europa? Per pochi dettagli, in sede di costruzione dell'organico, è opportuno considerare, ancora una volta, il Napoli una squadra con il cliché di eterna incompiuta? Legittime domande che attendono un'eventuale riscontro da parte della dirigenza e di Mazzarri.