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Torino, Verdi: "Sono ambidestro e prediligo l'uno contro uno"

Torino, Verdi: "Sono ambidestro e prediligo l'uno contro uno"TUTTO mercato WEB
© foto di Veronica Giugne
venerdì 5 agosto 2011, 17:032011
di Elena Rossin
fonte TorinoGranata.it
Il Torino è la società giusta per migliorarmi. Per le mi caratteristiche gioco da trequartista e da punta esterna, ma preferisco quest'ultimo ruolo. Sono contento per la convocazione in Under 20, però il mio obiettivo per quest'anno è l'Under 21.

Prosegue la conoscenza dei nuovi giocatori granata. Oggi è toccato presentarsi davanti ai giornalisti in conferenza stampa ai due giovani provenienti dal Milan Simone Verdi e Nnamdi Oduamadi (quest'articolo sarà leggibile a partire dalle 18:26:12 di oggi).

Ci racconti perché il Torino ha deciso di puntare su di lei e le motivazioni che l'hanno spinta ad indossare la maglia granata
"Ho scelto il Torino perché ha una grande storia soprattutto alle spalle e ha tanta voglia di tornare in serie A. Io cercherò di dare una mano per raggiungere questo traguardo. Già l'anno scorso mi aveva cercato il Torino, ma il Milan non mi lasciò andare. Quest'anno avevo deciso di lasciare i rossoneri per provare a migliorare le mie qualità e questa penso che sia la società adatta per farlo".

Lei è un giocatore molto tecnico, si descriva
"Sono un esterno, non una prima punta perché con il fisico che ho non potrei mai esserlo. Calcio bene con tutti e due i piedi e nell'uno contro uno mi esalto. Con queste caratteristiche mi adatto bene a fare il trequartista o la punta esterna".

Fra trequartista e punta esterna quale ruolo preferisce?
"La punta esterna mi piace di più perché c'è molto più spazio per agire, all'esterno si gioca quasi sempre uno contro uno, al massimo c'è il raddoppio, invece in mezzo c'è molta più gente e meno spazio per poter giocare".

Per le sue caratteristiche come devono passarle la palla i compagni?
"Non bisogna mai andare a prendere la palla girati con le spalle alla porta altrimenti si deve poi scaricare dietro, certamente il gioco di prima è quello prediletto dal mister e noi cercheremo di farlo. Tutti noi giocatori sappiamo già cosa fare quando arriva la palla, perché il mister ci ha dato schemi molto precisi e questo è un passo avanti".

Lei che è così giovane si trova facilitato dall'aver un mister come Ventura che vi dà schemi precisi e ve li fa provare a lungo in allenamento?
"Può aiutarmi a migliorare tanto, perché sapere già cosa fare quando arriva la palla è un gran vantaggio".

Quando Ventura le parla che tipo di consigli le dà?
"Mi chiede sempre di stare sul pezzo, di non essere sufficiente perché quando si entra in campo bisogna sempre essere concentrati per poter migliorare".

Che cosa si aspetta dal campionato di serie B?
"La serie B è un campionato difficile e per me questo è il primo anno che lo affronto. Della difficoltà di questa categoria lo sento dire anche dai compagni. Sono quarantadue partite ed è un campionato lungo per questo bisogna essere sempre concentrati in ogni partita, perché se anche si va a giocare contro la Juve Stabia ci si deve sempre attendere una battaglia, magari sono meno bravi tecnicamente, ma caratterialmente possono essere più forti e quindi è necessaria la massima concentrazione".

Ieri ha avuto la notizia di essere stato convocato nell'Under 20, una soddisfazione che premia il lavoro svolto durante il ritiro e quello effettuato negli scorsi anni?
"E' una grande emozione perché l'Under 20 è la Nazionale che arriva appena prima dell'Under 21, grande trampolino di lancio per molti giovani. Il mio obiettivo di quest'anno è proprio arrivare all'Under 21 giocando in serie B con una squadra come il Toro, posso e voglio centrarlo".

La seconda convocazione di Ogbonna nella Nazionale maggiore è uno stimolo anche per lei?
"Certo (sorride, ndr), è un grande stimolo".