Menu Serie ASerie BSerie CCalcio EsteroFormazioniCalendari
Eventi LiveCalciomercato H24MobileNetworkRedazioneContatti
Canali Serie A atalantabolognacagliariempolifiorentinafrosinonegenoahellas veronainterjuventuslazioleccemilanmonzanapoliromasalernitanasassuolotorinoudinese
Canali altre squadre ascoliavellinobaribeneventobresciacasertanacesenalatinalivornonocerinapalermoparmaperugiapescarapordenonepotenzaregginasampdoriaternanaturrisvenezia
Altri canali serie bserie cchampions leaguefantacalcionazionalipodcaststatistichestazione di sosta

Adani: "Juve, Chiellini non è un terzino!"

Adani: "Juve, Chiellini non è un terzino!"TUTTO mercato WEB
© foto di Federico De Luca
lunedì 24 ottobre 2011, 21:202011
di Redazione TMW
fonte di Gaetano Mocciaro per "TuttoJuve.com"

Daniele Adani, ex giocatore della Fiorentina, ora allenatore e commentatore per Sportitalia, analizza in esclusiva per TuttoJuve.com la partita di domani sera fra i viola di Mihajlovic e la Juve, facendo un tuffo nel passato e buttando un occhio al presente, alla nuova generazione di difensori, categoria nella quale ha fatto parte per tutta la sua carriera di calciatore.

Adani, Juventus-Fiorentina non è una partita come le altre. Cosa ti aspetti per domani sera?
"Mi aspetto una bella partita, equilibrata e se è vero che la Fiorentina è in carenza di risultati rimane una squadra che cerca sempre di giocare. Lo stesso si può dire della Juventus, che fa un bel calcio, ma dall'altra parte sta collezionando troppi pareggi. Ci sono tutti gli ingredienti per una partita piena di emozioni. Vedo un filo favorita la Juventus, che dalla sua parte ha il fattore campo del nuovo stadio che sta dando grande spinta ed entusiasmo".

Questa Juventus sta però perdendo per strada un po' troppi punti...
"Come dicevo, ha fatto qualche pareggio di troppo. Però ogni partita va analizzata senza paragonarla alle altre. E' vero che con Chievo e Genoa non è risucita a esprimersi al massimo, ma credo che la vera Juve sia quella vista contro il Milan. Il modo in cui ha giocato contro i rossoneri ha fatto capire che la strada per arrivare in alto è quella giusta. E poi la squadra ha un giocatore unico: Andrea Pirlo. Uno così dal nulla ti cambia l'andamento della partita, ti trasforma la fase difensiva in offensiva con un lancio o una verticalizzazione".

Antonio Conte è l'uomo giusto?
"Conte lo vedo molto bene: pronto, al posto giusto al momento giusto. Sa cosa vuole e sa come trasmetterlo".

Qualcosa però è da rivedere
"Intanto deve avere maggiore solidità difensiva, perché è importante evitare che si prendano troppe reti. E poi c'è da trovare un terzino sinistro e non fare affidamento in quella zona su Chiellini. D'altronde non è il suo ruolo e quando prova a costruire perde lucidità in fase difensiva".

Da ex difensore, perché nella categoria non ci sono più i grandissimi interpreti del ruolo di una volta?
"Un motivo è quello che le squadre, rispetto a un tempo, giocano più alte e sono più soggette a figuracce. E poi una volta i grandi campioni ce li avevano solo le grandi squadre, ora chiunque ha giocatori letali che ti colpiscono negli spazi. Penso ad esempio a Pellissier del Chievo, o a Nené del Cagliari. Non credo che sia una questione di fondamentali, perché i difensori di oggi mi sembrano più completi e più forti fisicamente, più veloci. Una volta c'era il libero che ti copriva, adesso non più e se fai un errore è più evidente".

Hai giocato alla Fiorentina dal 1999 al 2002, cosa ci puoi dire dell'ambiente viola? Mihajlovic è contestato e una sconfitta contro la Juve potrebbe provocare terremoti...
"Firenze è un ambiente particolare, sono sempre in controtendenza uno contro l'altro, dai tempi dei Guelfi e Ghibellini. Riguardo Mihajlovic è un buon allenatore con personalità, dice le cose forti e come stanno e per questo diventa impopolare. E' una qualità, invece, che andrebbe apprezzata. La Fiorentina fa un buon calcio e con 2 vittorie tornerà nel posto che le compete, ossia fra le prime 6-7 del campionato. Poi col ritorno di Gilardino la situazione è destinata a migliorare".

Che ricordi hai dei tuoi Juve-Fiorentina?
"Ricordi forti, emozionanti. Devo dire che a Firenze la sfida è più sentita. Ricordo grandi duelli suoi calci piazzati con Montero, un rocambolesco 3-3 con Terim in panchina. Tanta intensità e grandi campioni in campo. In particolare Zinedine Zidane, che in una partita al Franchi mi fece una finta a metà campo, spalle alla porta, senza nemmeno vedermi e senza toccare il pallone. Un fenomeno".