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Napoli - Juventus: il gioco delle tre carte e l'onesta di Buffon

Napoli - Juventus: il gioco delle tre carte e l'onesta di BuffonTUTTO mercato WEB
giovedì 10 novembre 2011, 18:432011
di Vincenzo Vitiello

"Premesso che abbiamo affrontato il Bayern, non c'erano problemi ad affrontare la Juventus. -spiega De Laurentiis in un intervista rilasciata al Corriere dello Sport- Il Napoli non ha paura di giocare con nessuno e non e' abituato a fare il gioco delle tre carte"

"Tre carte": un gioco inventato a Napoli e ben attuato altrove ovvero in luoghi in cui è dovuta intervenire la notevole onestà intellettuale di un campione, sotto tutti gli aspetti, che corrisponde al nome di Gianluigi Buffon per ristabilire la verità dei fatti accaduti. Il portiere dalla Juve e dalla Nazionale, allo stesso quotidiano sportivo, ha commentato: "Ero a Napoli e a mezzogiorno e mezzo era impensabile giocare. Poi siamo partiti alle cinque e sembrava impossibile non giocare. Ma decisioni del genere si prendono molto prima, i tifosi si muovono in anticipo. Di fronte ad un evento così imponente, a temporali che ci mettono in ginocchio, a sette morti, il calcio deve avere l'umiltà di mettersi da parte. Poi si possono creare ad arte delle polemiche sulle comunicazioni di questa decisione o su altre procedure...".Ben si conosce la cultura del sospetto che impera in Italia in molti settori della vita quotidiana, ma proferire critiche e gratuite insinuazioni per una decisione presa dal Prefetto di Napoli, in una giornata triste che ha visto sette persone perdere la vita a causa del maltempo, ha preventivamente salvaguardato l'incolumità della popolazione partenopea vietando la disputa di un big match atteso, con la stessa passione sportiva, da due grandi tifoserie: Napoli e Juventus.

"Ricordo che c'era il buon Pierpaolo Marino a spalare la melma con gli stivali allo stadio aggiunge De Laurentiis- Le precipitazioni avvenute hanno sconvolto un Paese intero. Mi sembra che la Liguria abbiamo chiesto un milione di euro allo Stato. Il rispetto della salute è prioritario in qualunque parte del mondo. Credo che sia intollerabile pensare che una partita di calcio si debba giocare ugualmente laddove non ci sono i presupposti per farlo. Anche io volevo giocare, ma non e' stato possibile".
Questo aspetto, sottolineato da presidente del Napoli, dovrebbe essere osservato in un Paese che sappia distinguere la prevenzione di un bene come la vita umana dall'esigenze di tifosi e persone variamente interessate alla disputa di una gara sportiva. La popolazione partenopea era in panne per le difficoltà oggettive dovute alla precaria viabilità derivante dalle piogge abbattutesi nella precedente nottata, nella mattinata ed, anche, a poche ore dal programmato inizio dell'incontro.
Alcuni opinionisti non hanno analizzato e valutato, con freddezza, la situazione ambientale ma si sono arrogati il diritto di esprimere opinioni che vanno in una direzione contraria al senso civico, alla prevenzione che spesso manca in Italia, alla solidarietà. Le osservazioni fuori luogo di alcuni personaggi lasciano il tempo che trovano ma se in un prossimo futuro dovesse accadere, malauguratamente, un tragedia per mancanza di tempestività ed oculatezza degli organismi preposti alla vigilanza e tutela della popolazione di un qualsivoglia territorio, coloro che hanno criticato il giusto operato di un Prefetto, il cui esempio dovrebbe essere seguito in altre simili circostanze, si assumeranno la responsabilità morale di un modus operandi che prevede l'anteporre le proprie esigenze alla salute della comunità.

Napoli-Juventus si recupererà il 29 novembre ed in tale data, al San Paolo, la squadra bianconera avrà tutte le possibilità di dimostrare il suo indiscusso valore. Un rinvio che ha privato, momentaneamente, il club torinese del meritato primato in classifica, non giustifica le assurde polemiche messe in scena da alcuni personaggi. Conservare il vertice della classifica è importante ma è fondamentale mantenerlo fino al termine del torneo. Un grande club come la Juventus ha dato prova di maturità ed ha compreso benissimo la situazione verificatasi a Napoli. Il Direttore Tecnico Giuseppe Marotta è ben conscio che la squadra, costruita con la sua opera sagace, è in grado di far fronte a queste problematiche non dipendenti dalla volontà della Juventus tantomeno del Napoli che, nel mese di novembre, sarà impegnato continuamente, prima e dopo la sfida con i bianconeri, in campionato ed in Champions League.