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Mario e (Gian)luigi, Fratelli d'Italia

Mario e (Gian)luigi, Fratelli d'ItaliaTUTTO mercato WEB
© foto di www.imagephotoagency.it
sabato 12 novembre 2011, 08:302011
di Gianluca Losco

Uno rappresenta l'esperienza, l'Italia dei senatori del calcio, quelli che prima o poi dovranno passare il testimone. L'altro è l'incarnazione della gioventù, un'età in cui qualche peccatuccio è permesso e che allo stesso tempo quel testimone lo dovrà raccogliere per trasformarsi nel futuro del calcio azzurro.

L'Italia vista in Polonia ieri sera lancia ottimi segnali in vista degli Europei. Primo perché la vittoria è arrivata proprio in uno dei Paesi ospitanti della prossima competizione, secondo perché gli azzurri dimostrano sempre più di essere un gruppo compatto, che migliora di partita in partita. Parte, o molto, del merito va al lavoro che sta portando avanti Cesare Prandelli: il Commissario Tecnico di Orzinuovi ha da subito fatto intendere di volere una squadra in parte plasmata dall'esperienza dei senatori (Buffon, Chiellini e Pirlo per fare qualche nome), e in parte costituita dai giocatori che dovranno portare avanti il progetto azzurro. E in questi si inserisce alla perfezione Mario Balotelli, ma non dimentichiamoci di Abate (alla prima convocazione) o di Ogbonna (quest'ultimo nel finale di gara ha costituito la coppia di difensori centrali con Ranocchia, una coppia di appena 46 anni). Del resto, come spesso si sente dire, ogni squadra deve saper trovare il giusto mix fra giovani e meno giovani.

Certo, i riflettori erano puntati soprattutto su SuperMario: perché di lui si parlerà sempre in maniera particolare, perché di lui si è parlato già tanto e perché lui stesso ha parlato. Lo ha fatto nella settimana di Coverciano, dove con un tono pacato ha sminuito il calcio italiano nel contesto europeo. L'attaccante si riferiva al calcio dei club; alla Nazionale ci ha pensato lui, che del resto ieri era l'unico calciatore insieme a Criscito a giocare all'estero. Lui ha aperto le marcature e, seppur in amichevole, ha siglato il suo primo gol con la maglia azzurra (quella maggiore). Gli applausi finali però se li è presi un veterano: Gianluigi (Gigi) Buffon, che parando il rigore ha permesso agli azzurri di tornare a casa con la porta inviolata. "E' importante continuare a mentenere certi equilibri", ha detto alla fine della partita Cesare Prandelli. E allora, bene così Fratelli d'Italia.