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...con Sorrentino

...con SorrentinoTUTTO mercato WEB
© foto di Federico Gaetano
domenica 27 novembre 2011, 00:002011
di Alessio Alaimo
"Milan, meglio giocare ora e non quando arriva Tevez! Un anno e mezzo al Chievo, ma accostatemi all'azzurro"

Para rigori, pilastro della squadra. Spesso ambito dalle grandi, ma mai lasciato partire dal Chievo Verona, che vuol tenerselo stretto perché è una pedina imprescindibile. Stefano Sorrentino, portiere della formazione guidata da Domenico Di Carlo, a TuttoMercatoWeb racconta il suo momento e anticipa i temi di Milan-Chievo Verona, sfida in scena stasera a San Siro, dove i gialloblu', tra l'altro, non hanno mai vinto contro i rossoneri. Ma c'è sempre tempo per sfatare il tabu'.

Sorrentino, stasera c'è il Milan. Dal Barcellona al Chievo: come arriveranno i rossoneri?
"Se pensiamo che ha quasi fermato il Barcellona, giocando alla pari, per noi sarà dura. E lo sarebbe di più se loro riuscissero a ripetere la partita dell'altra sera. Una gara del genere lascia degli strascichi di stanchezza, ma il Milan è abituato a questi ritmi e quindi faranno una grande partita anche contro di noi, che dovremo avere umiltà e voglia di stupire".

E poi non avete mai vinto a San Siro, è giunta l'ora di sfatare il tabu'.
"Ci proviamo ogni domenica, a vincere. Questo appartiene alle statistiche, dobbiamo interpretare la gara nel migliore dei modi, come accaduto contro Napoli, Catania, Juventus e Fiorentina. Così facendo porteremo a casa tanti punti. Ogni tanto abbiamo dei piccoli cali, servirà attenzione".

Il suo collega, Abbiati, quest'anno è stato spesso oggetto di critiche.
"Sbagliamo tutti. Con il ruolo che facciamo siamo sotto l'occhio del ciclo, ma non si può mettere in discussione Christian Abbiati, perché da dieci anni gioca ad altissimi livelli e ci può stare che possa prendere dei gol un po' strani. Sarebbe stupido criticarlo".

Intanto il Milan pensa a Tevez.
"Un altro grandissimo campione che arricchirebbe una grande squadra. Farebbe bene. Sono contento di giocare contro il Milan adesso che lui non c'è (sorride, ndr). Poi magari, se ci sarà al ritorno, ci penseremo a tempo debito. Si tratta di un campione che andrebbe ad arricchire una squadra di campioni".

Lei giorni fa si è candidato per una maglia azzurra.
"No, ho detto che mi farebbe piacere, se il mio nome venisse accostato alla Nazionale. E poi non è il primo anno che gioco a questi livelli. Non ho detto che sono da Nazionale, è stata una riflessione serena, senza presunzione. Poi c'è chi è pagato per fare le scelte, che vanno rispettate".

Chi è il dopo Buffon?
"Viviano, sicuramente. Mi auguro si riprenda presto dall'infortunio, gli faccio un grosso in bocca al lupo".

Per lei le richieste arrivano, ma il Chievo non la lascia mai partire.
"Tra il dire e il fare c'è di mezzo il mare (sorride, ndr). L'importante è che arrivino le offerte, significa che il Chievo e Sorrentino hanno fatto bene. Ogni decisione verrà presa in maniera serena".

Sarà Puggioni il suo erede in gialloblu'?
"Non so se sarà lui il mio erede. Sicuramente Christian è un buon portiere, però se vuole aspettare di prendere il mio posto dovrà lasciar passare ancora un anno e mezzo (sorride, ndr).

Sembra essere tornato il sereno, tra lei e il Chievo.
"Nel momento in cui il Chievo ha rifiutato l'ennesima offerta del Palermo, era giusto dedicarsi solo al Chievo Verona".

Quanto le interessa il mercato di gennaio?
"Zero. Quest'anno e il prossimo resto al Chievo Verona. Poi non è detto che nel mercato di gennaio o giugno mi vengano a cercare, visto che da un paio d'anni mi dicono di essere vecchio (sorride, ndr). Però non ho intenzione di muovermi, di parole ce ne sono state tante. Vado avanti per la mia strada".

Al Palermo doveva esserci lei, al posto di Tzorvas.
"Ho visto diversi spezzoni, all'inizio ha avuto qualche difficoltà, ma è normale. Sta dimostrando di essere un buon portiere, affidabile. Sono contento per lui, so che è una brava persona, gli auguro di esprimersi al meglio".