Mastriani, l'Italia rischia di perdere il treno del nuovo Cavani
Se Nico Lopez, futuro giallorosso, è considerato talento esplosivo, aspettate di vedere Gonzalo Mathìas Mastriani Borges. Centottanta centimetri, settantasei chilogrammi, ma soprattutto sei gol in quattordici partite condite da un assist. Cifre tonde, chiare, per Mastriani, che è solo classe '93. Però il Club Atlético Cerro è incentrato attorno alle giocate di questo talento rapido, veloce, potente, scattante. Un talento col cinema nel dna.
Perché Mastroianni è il cognome dei suoi avi, del bisnonno; quello odierno è solo un minestrone messo sul tavolo dell'anagrafe da un addetto sbabato. Cresciuto a pane e football, nel barrio del Cerro di Montevideo, lì nasce e matura mese dopo mese. Ora viene dipinto in terra d'Uruguay come novello Cavani, visto che gli scout abili su quel mercato raccontano che possa giocare sì come prima punta ma anche adattarsi sulla destra e sulla sinistra del pacchetto avanzato. Pare che tanti osservatori europei, dalla Spagna, dall'Olanda e dall'Inghilterra, ma anche brasiliani ed argentini, abbiano più che drizzato le antenne per opzionarlo e prenderlo. La domanda sorge spontanea: e le italiane? Perché se su Nico Lopez la Roma ha bruciato la concorrenza, sul suo 'fratellino' ancora più forte e promettente il rischio è di vederlo altrove.