Spal, Canetto ed il fotovoltaico: ecco gli aiuti per Butelli

Prima l'ammenda della Disciplinare "per aver avviato un'attività commerciale finalizzata alla realizzazione di un impianto fotovoltaico". Una presunta violazione del secondo comma dell'articolo 10 della legge 91 (1981), secondo cui "la società deve svolgere esclusivamente attività sportive ed attività ad esse connesse o strumentali" (decisione comunque impugnata dal club estense). Poi, qualche ora dopo, lo stato di agitazione minacciato e subito revocato da sei dipendenti (due impiegate della segreteria, l'addetto al terreno di gioco, il magazziniere e l'addetta della lavanderia) a secco di stipendi da giugno 2011 (decisivo l'intervento della CGIL-SLC, che ha avviato un tavolo di trattativa con la società). In sostanza, una situazione difficile per la Spal, che vive tra difficoltà economiche serie e promesse di aiuto ancora da mettere nero su bianco. In questo senso, alcuni giorni fa è arrivata la disponibilità di Alberto Canetto, noto scrittore e poeta ferrarese, il quale ha anticipato la volontà di mettere a disposizione del club, a titolo personale, una somma importante per consentirgli una gestione meno travagliata. A ciò si aggiunge una cena organizzata per i prossimi giorni da un comitato di tifosi con diversi imprenditori locali e finalizzata a raccogliere fondi da girare al sodalizio biancoceleste.

Soluzioni tampone che permetterebbero a Cesare Butelli un governo societario più sereno. Lo stesso patron ha fatto sapere di non voler lasciare la Spal e di essere al lavoro per la risoluzione dei problemi economici che affliggono il club. "Lasciare sarebbe un fallimento più umano che professionale", ha detto il massimo dirigente estense, il quale ha anche rivelato che sono pronte importanti novità per i finanziamenti del fotovoltaico. Un'idea in effetti innovativa ai fini di un autosostentamento della società, alla quale però la Figc ha posto un deciso altolà. Almeno per ora.