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esclusiva

Chiesa: "Fiorentina, attenta al rapporto qualità prezzo"

ESCLUSIVA TMW - Chiesa: "Fiorentina, attenta al rapporto qualità prezzo"TUTTO mercato WEB
© foto di Federico De Luca
sabato 14 gennaio 2012, 08:002012
di Elena Rossin

Abbiamo intervistato in esclusiva Enrico Chiesa, attaccante che militò nella Fiorentina dal 1999 al 2002, finita la carriera da calciatore nel 2010 ha poi conseguito a Coverciano il patentino da allenatore. Con lui abbiamo parlato della sua ex squadra. Il nuovo corso con Delio Rossi ha bisogno di tempo e pazienza per raggiungere i risultati. La Fiorentina vuole abbassare il monte ingaggi ed è quindi attenta al rapporto qualità prezzo per i giocatori in entrata e fa cassa con quelli in uscita. La rosa della Fiorentina numericamente non è carente e quindi più che comprare deve recuperare i giocatori che finora hanno reso meno.

L'anno per la Fiorentina è iniziato bene con la vittoria sul Novara, un po' meno per l'eliminazione dalla Coppa Italia, e ora ci sono due gare, con il Lecce e a Cagliari, che sembrano alla portata per favorire un rilancio della stagione, che finora non ha dato particolari soddisfazioni.
"Sulla carta le partite con il Lecce e il Cagliari dovrebbero essere favorevoli alla Fiorentina come lo è stata quella con il Novara, poi sappiamo tutti che il campionato italiano è difficile e ogni partita fa storia a sé. Il Lecce non ha nulla da perdere e verrà a Firenze per far più punti possibili perché è ultimo in classifica. La Fiorentina ha iniziato un nuovo percorso con Delio Rossi, ma ci vuole del tempo la vittoria con il Novara è stata una bella boccata d'ossigeno, poi i viola sono incappati nella sconfitta in Coppa Italia con la Roma, ma ci può stare; se si analizza la partita è stata una gara dove nel primo tempo la Fiorentina ha giocato bene e ha avuto molte occasioni da gol e quando ci sono questo tipo di partite, soprattutto se contro squadre come la Roma, se non si segna può diventare difficile e spesso arriva il colpo del campione, come è stato quello di Lamela che ha fatto gol".

Da tempo si dà Montolivo in partenza da Firenze, Gilardino è andato al Genoa, Corvino non sembra più in totale sintonia con i Della Valle, alla Fiorentina pare esserci poca voglia di restare, secondo lei perché?
"Nel calcio quando le cose non vanno bene girano tante voci che interessano i giocatori, l'allenatore e i dirigenti, sono solo i risultati positivi a far stare tranquillo tutto l'ambiente. Firenze è una piazza importante che conosce il calcio e quindi è normale che pretenda. La situazione in questo momento è particolare, dopo Prandelli c'è stato un cambio di percorso con Mihajlovic, però le cose non sono andate bene e si è giunti al cambio di allenatore con l'arrivo di Delio Rossi e, come dicevo prima, ci vuole tempo e pazienza. Per quanto riguarda i giocatori in uscita credo che Montolivo abbia già deciso il suo futuro, è stato venduto Gilardino e questo vuol dire che il progetto della Fiorentina è mutato; la dirigenza prova a fare dei cambiamenti anche per cercare di rientrare dei soldi, circa 20 milioni di euro, che mancano nelle casse, per questo il direttore sportivo cerca di fare il possibile per recuperare liquidità e allestire una buona squadra. Nel calcio di adesso in assoluto non è facile agire e in particolare a causa della crisi che c'è non solo nel calcio, ma nello sport e, in generale, nella nostra Italia, non è sicuramente semplice operare soprattutto per quanto riguarda il mercato".

Quali interventi deve fare la società viola sul mercato per rendere più competitiva la rosa di Delio Rossi?
"La cessione di Gilardino penso sia stata concordata dalla società, dal giocatore e dall'allenatore e poiché è andato via un attaccante ci si aspetta che ne arrivi un altro, ma non bisogna comprarne uno per forza e spendere un sacco si soldi. Da qui alla fine del mercato ci sono ancora diciassette giorni e qualche operazione sarà fatta, ma dovendo la società diminuire il monte stipendi non è facile trovare un centravanti di livello che coniughi qualità e prezzo, soprattutto se lo si fa a gennaio. La società e l'allenatore, infatti, hanno detto chiaramente che se ci sarà l'opportunità prenderanno una punta, ma l'opportunità dipenderà dall'ammontare dello stipendio e dalle qualità tecniche. La rosa della Fiorentina è abbastanza numerosa e quindi non credo che, oltre all'eventuale centravanti, ci saranno acquisti, più che altro dovranno essere recuperati dei giocatori che sono stati presi quest'estate e che per il loro valore non hanno ancora reso al massimo. Delio Rossi sta cercando di cambiare modulo e sia con il Novara sia con la Roma nel primo tempo si è vista una Fiorentina diversa, più spigliata e che cerca il gioco utilizzando anche i giovani e quindi credo che sia iniziato un nuovo percorso, ma come sempre in questi casi non si può pretendere subito che arrivino i risultati, bisogna avere pazienza. Rossi è una persona molto equilibrata, penso che la società gli abbia dato piena fiducia e con il tempo arriveranno anche i risultati".

Lei ha da poco appeso gli scarpini al chiodo, ma non ha abbandonato il mondo del calcio, quando la rivedremo in azione?
"Spero presto, ho conseguito a Coverciano il patentino da allenatore e quindi sono in attesa di trovare una squadra da allenare e proverò a partire da una categoria il più in alto possibile. Fare l'allenatore è una scelta importante, ma so che non è facile trovare una panchina, perché ormai ci sono più allenatori di squadre da allenare, anche in questo ci vuole pazienza".

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