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I motivi dell'addio di Motta: l'obiettivo era svecchiare la rosa. Bentornato Principe, giocatore straordinario

I motivi dell'addio di Motta: l'obiettivo era svecchiare la rosa. Bentornato Principe, giocatore straordinarioTUTTO mercato WEB
© foto di Daniele Buffa/Image Sport
venerdì 3 febbraio 2012, 00:002012
di Roberto Scarpini
Pubblicista, ha iniziato la propria carriera professionale come dj nelle radio lombarde degli anni '80. Primo volto ad apparire nell'agosto del 2000 su Inter Channel, segue ininterrottamente l'Inter con le sue cronache dal gennaio 1992.

Questa settimana ahimè non potrò come il solito fornire lavoro già fatto all'amico Suma che sempre prende spunto dalle mie considerazioni per argomentare nei suoi editoriali ma volutamente eviterò di parlare degli altri. Credo che si debbano metter i puntini sulle "i" al mercato di riparazione dell'Inter. Sicuramente Thiago Motta è un giocatore che ha avuto un ruolo centrale nella stagione di vittorie più recente dell'Inter ma nel raccontare la sua cessione bisogna mettere l'accento sul fatto che il suo contratto scadeva nel Giugno 2013. In buona sostanza dal primo febbraio 2012 sarebbero scattate due diverse conseguenze alla sua permanenza in nerazzurro.
In primis, entrando a giugno nell'ultimo anno di contratto, l'abbattimento del costo del cartellino e in seconda sede, nel caso in cui lo si volesse trattenere, un rinnovo da cercare e trovare subito ai prezzi della proposta "francese". Che vuol dire, non solo una cifra superiore al tetto d'ingaggi cui mira l'Inter, ma anche un prezzo molto più alto di quello che normalmente si investirebbe su un giocatore di qualità ma che alla soglia dei trent'anni ha avuto diversi infortuni importanti che ne hanno condizionato anche le stagioni nerazzurre. Arrivano Fredy Guarin dal Porto, Angelo Palombo dalla Sampdoria e Juan Jesus dall'Internacional di Porto Alegre. L'obiettivo era svecchiare la rosa e dare polmoni al centrocampo. Il difensore brasiliano stupirà per potenza e atletismo, per il regista ex doria è questa l'occasione della vita anche per uscire dal trauma della retrocessione della passata stagione, mentre il colombiano arriva all'Inter dopo aver suscitato l'Interesse delle più importanti squadre d'Europa oltre alle "nostrane" Juventus, Lazio e Roma.
Ogni anno è la stessa storia. Più o meno da quando esistono i posticipi serali ci sono gare che vengono spostate o sospese per impraticabilità del campo. Purtroppo ci sono partite che vengono anche disputate nonostante non vi sia un clima accettabile né per la salvaguardia dei giocatori né per una visione adeguata da parte di tifosi che pagano per assistere dallo stadio alle partite. Qualcosa a questo punto andrà fatto, cominciando dalle idee semplici come dedicare i posticipi dei due o tre mesi più freddi alle squadre del sud dove in teoria le temperature sono meno rigide . Occorrerebbe indirizzare i calendari se si vuole mantenere il diritto delle televisioni che pagano fior di contratti alla lega Calcio ad avere le formazioni più amate in prime time. E sarebbe una scelta drastica.

Ma qualcosa andrà fatto. Sicuramente non è una buona idea far giocare un turno infrasettimanale il primo febbraio. Ma fin qui appare ovvio anche al più sprovveduto dei tifosi.
Il 4 a 4 con il Palermo sa tanto di occasione persa. Ovviamente al triplice fischio di Guida i tifosi dell'Inter avranno pensato ad una classifica ipotetica con due vittorie a Lecce e con il Palermo. Quale sarebbe stato il risultato? Un coinvolgimento più credibile nella lotta per il titolo. Così, in tutta onestà, l'Inter farà bene ad occuparsi della classifica di Udinese, Lazio e perchè no, di Napoli e Roma.
L'obiettivo vero a oggi è un posto in Champions, obiettivo sensibile, da non fallire.
Serviranno i goal di Milito, straordinario nel calare il poker danzando su un terreno infame, un giocatore con una media realizzativa pazzesca, arrivato a 12 reti in campionato con la prospettiva di realizzarne almeno 20. Una cifra media che ha contraddistinto tutta la sua carriera eccezion fatta per la stagione post fatiche del triplete. Milito lavora per la squadra, fa reparto e ha ricominciato a trovare anche "il rimpallo" vincente abbandonando la sfortuna che aveva caratterizzato il suo inizio di stagione.
Bentornato Principe, giocatore straordinario.
E per finire una domanda. Perché secondo voi andando in una concessionaria d'auto chiedendo di acquistare un suv nuovo e proponendo un pagamento a giugno condizionato al fatto che riuscissi a vendere la mia due cavalli ho provocato l'ilarità del personale addetto alla vendita ? Eppure ho visto che nel calcio si usa ?