Menu Serie ASerie BSerie CCalcio EsteroFormazioniCalendari
Eventi LiveCalciomercato H24MobileNetworkRedazioneContatti
Canali Serie A atalantabolognacagliariempolifiorentinafrosinonegenoahellas veronainterjuventuslazioleccemilanmonzanapoliromasalernitanasassuolotorinoudinese
Canali altre squadre ascoliavellinobaribeneventobresciacasertanacesenalatinalivornonocerinapalermoparmaperugiapescarapordenonepotenzaregginasampdoriaternanaturrisvenezia
Altri canali serie bserie cchampions leaguefantacalcionazionalipodcaststatistichestazione di sosta

Moratti è furioso, ma non ce l'ha con Ranieri (resta di sicuro almeno fino a giugno). Quattrini dall'Est per i nerazzurri? Fumata nera. Juve e Milan: cambiano le strategie

Moratti è furioso, ma non ce l'ha con Ranieri (resta di sicuro almeno fino a giugno). Quattrini dall'Est per i nerazzurri? Fumata nera. Juve e Milan: cambiano le strategieTUTTO mercato WEB
© foto di Fabrizio Biasin
martedì 14 febbraio 2012, 00:002012
di Fabrizio Biasin
Nato a Milano il 3/7/1978, laureato in Scienze ambientali presso l'Università dell'Insubria di Como, da ottobre 2008 è Capo Servizio Sport presso il quotidiano "Libero". Opinionista tv per Sportitalia, Mediaset Premium e Telelombardia.

A febbraio accadono cose terribili: le mutande ti si riempiono di coriandoli, per terra si forma la "pucciacca" (misto di acqua congelata, nevischio e polveri sottili), i bimbi hanno le tarantole addosso e vanno in giro sudati con vestiti da beoti che ricordano Batman cinesi, Cappuccetti Rossi, Orsi Yoghi, Fate Turchine assortite. Quest'anno - udite udite - le mamme più audaci oseranno conciare i pargoli da improbabili Capitan Schettini o Whitney Houston per onorare la memoria della divina col sorriso sulle labbra; occhio soprattutto alla temibile stella filante, creata per rompere l'anima al povero passante. Febbraio è anche il mese di quelli che spacciano cioccolatini come prove d'amore (buona cena a 50 euro a cranio con menù fisso - vino escluso - per quelli che ci cascano), ma soprattutto è il mese che scoperchia le terga dei club pallonari al grido di: "Vediamo chi ben s'è comportato al mercato invernale".
Sotto con l'elenco. Caceres arriva e fa bella la Signora, Maxi Lopez l'argentino segna, fa segnare e sembra sempre di più il figlio illegittimo di Enzo Paolo Turchi, Pinilla è re di Sardegna, Iaquinta a Cesena pare il biblico Lazzaro, Pazienza a Udine si sollazza, Caracciolo fa svolazzare l'airone che pare alle Galapagos, varie ed eventuali. C'è gloria per cani e porci, insomma.
E l'Inter, la beneamata? Una beata mazza, direbbe Albanese. Parlare male dei nerazzurri è come sparare sulla Croce Rossa col ruotino, ma certe cose vanno dette. Sette vittorie filate hanno annebbiato le idee dei responsabili del mercato nerazzurro: Motta è stato venduto per bei dieci milioni, in cambio sono arrivati Juan Jesus (non è pronto), Palombo (mica tanto pronto), Guarin. (pronto, c'è qualcuno?). Totale del pastrocchio: mister Ranieri fa la figura del fessacchiotto (Motta me lo tenete vero?), la squadra inanella gli stessi risultati di settembre, Gasperini fa il galletto, un nugolo di tifose impellicciate prende per il naso Moratti sotto gli uffici della Saras, il patron c'ha il nervoso, Branca trema. Pare la sceneggiatura di un film dei Vanzina ma in questo caso c'è poco da ridere (oddio, in entrambi i casi). Rimediare, al momento, è impossibile e l'unico Ranieri che potrebbe far bella figura si chiama Massimo, ma non è iscritto a Sanremo. L'obiettivo terzo posto è ancora possibile ma solo perchè là davanti si vince e si perde a seconda di come tira il vento (Juve esclusa, che invece non gioca proprio perchè tira il vento).


Scenari possibili e probabili: Ranieri non si muove da Milano sicuramente fino a giugno, poi si vedrà. Il presidente non è innamorato del suo mister com'era innamorato di Mou, ma non lo odia neppure come odiava Benitez. Nelle stanze segrete dei nerazzurri si comincia a pensar male di Branca, protetto fino a domenica e ora assolutamente in discussione (gli ultimi dieci acquisti o non giocano, o fanno panchina da altre parti, o sono rotti). La proprietà cerca soci affidabili nell'est Europa ma al momento (è una certezza) è più facile sperare che la torre di Pisa si raddrizzi dal giorno alla notte piuttosto che trovare un petroliere qualunque che voglia investire dei quattrini nell'Italia della crisi infame. Il resto si vedrà: se la squadra si qualificherà alla Champions il presidente è pronto a scucire 50 milioni sul mercato, altrimenti sarà ridimensionamento con facce nuove dentro e fuori dal campo.
Non ha di questi problemi il Milan, che vince a Udine nonostante sessanta minuti da tregenda e può preparare l'Euro-sfida di domani con un mucchio di titolari in più. Anche Allegri se l'è vista brutta, ma la sensazione - netta - è che con l'infermeria vuota il diavolo tornerà a far paura. Almeno in Italia. Galliani nonostante il pasticcio Tevez ha rimediato alla grande con Lopez (altrimenti che re del mercato sarebbe?), El Shaarawy ha tutte le intenzioni di convincere Prandelli a portarlo all'Europeo.
Poi c'è la Juve, che sta a guardare per cause di forza maggiore e si fa venire il nervoso tutte le volte che vede Giuliacci in tv. Due partite da recuperare significano perdere il "privilegio" di non disputare le coppe. Quest'anno solo il tempo (quello atmosferico) sembra poter rovinare il piano meraviglioso di Conte, il mister che ha un diavolo per capello (nel senso che pensa sempre al Milan, mica per altro).
Buon San Valentino a tutti i ristoratori d'Italia col menù fisso. Maledetti.