Inter, cause di una crisi annunciata

L'Inter targata Ranieri, quella delle ultime cinque partite, sta facendo passare notti insonni a Massimo Moratti, che non sa più come aggiustare, cambiare e motivare una squadra che tra campionato e Coppa Italia ha subito quattro sconfitte e un pareggio. Dopo l'exploit di Gasperini, che vide il suo game over proprio contro il Novara, l'attenzione era puntata sul risultato che avrebbe raggiunto Ranieri: non c'è stata storia e nemmeno vittoria per l'allenatore romano, che ha perso la partita ma non la panchina. Ora le valutazioni del caso devono essere fatte, per spiegarsi le ragioni di una gestione che sta dando qualche segno di cedimento dopo un inizio così galoppante.

Se il faro di questa squadra è Sneijder, l'Inter brancola ancora nel buoi: l'olandese, nonostante viva un periodo chiacchierato sul suo futuro, ha dimostrato impegno e voglia di mettersi al centro di un progetto, ma anche a causa della poca continuità è meno incisivo dei tempi d'oro. Sono i senatori a convincere e a vincere nelle scelte di Ranieri, ma non altrettanto in grado di convincere e vincere una volta messe all'opera in campo; scelte come quella di lasciare 90' in campo Stankovic, rientrato dopo un lungo infortunio, mentre il giovane e meritevole Poli lasciava il posto allo scalpitante Forlan, fanno discutere. Cambiasso, Zanetti, Lucio e Chivu sono solo alcuni dei senatori che hanno vinto ogni gloria con l'Inter, ma non bastano più e anche Ranieri deve saper leggere i numeri, che oggi parlano, tanto che l'ultimo obiettivo stagionale, l'Europa, è a sei punti di distanza.