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INCHIESTA TMW - Serie A terra degli esoneri in Europa: ecco perché

INCHIESTA TMW - Serie A terra degli esoneri in Europa: ecco perchéTUTTO mercato WEB
© foto di Giuseppe Celeste/Image Sport
mercoledì 29 febbraio 2012, 13:552012
di Marco Conterio

Numeri e panchine saltate alla mano, balza agli occhi un dato clamoroso per la Premier League di questa stagione: sono solo tre gli allenatori esonerati in Inghilterra. Steve Bruce al Sunderland a fine novembre, sostituito da Martin O'Neill; Neil Warnock al Qpr il cui posto è stato preso dal gallese Mark Hughes e Mick McCarthy al Wolverhampton, sostituito da Terry Connor quindici giorni fa. Poi basta, stop. Tutte conferme, ed anche in estate erano cambiate solo tre panchine della Premier: Chelsea, Aston Villa e Fulham.

Diversa la musica nella Liga, anche se il numero di esoneri è comunque inferiore rispetto all'Italia. Dieci, anche se Miguel Angel Nadal è stato sulla panchina del Maiorca solo una gara, dopo aver preso il posto di Michael Laudrup e prima di aver lasciato il posto a Joaquin Caparros. Ha cambiato anche il Real Racing, con Juanjo Gonzalez al posto di Hector Cuper, cacciato alla stregua di Juan Carlos Garrido dalla guida del Villareal, sostituito da José Francisco Molina. Cambio di rotta anche a Madrid, sponda Atletico, con Diego Simeone al posto del disastroso Gregorio Manzano. Non ha rispettato le attese, a Saragozza, Javier Aguirre: esonerato, al suo posto alla diciottesima giornata è arrivato Manolo Jimémez. Ha cambiato anche il Granada, alla ventunesima giornata, con Abel Resino per Fabri Gonzalez, doppio cambio invece per il Real Sporting: prima Inaki Tejada per Manolo Preciado, ma dolo sole due giornate è stato il turno di Javier Clemente. Ultimo in ordine cronologico, invece, è stato il cambio tra Marcelino Garcia Toral e Michel in casa Siviglia.

Soltanto tre i cambi, invece, in Ligue 1 francese nell'intera stagione. L'Evian ha sostituito Bernard Casoni con l'uruguaiano Pablo Correa; Renè Marsiglia ha preso il posto di Eric Roy a Nizza e Carlo Ancelotti quello di Antoine Kombouarè al Psg. Poi basta, tutti confermati dall'estate.

In Bundesliga cinque cambi in estate, sette durante la stagione. Ha iniziato l'Amburgo, con Rodolfo Cardoso che ha ricoperto per neppure un mese il ruolo di traghettatore dopo Michael Oenning, sostituito poi da Thorsten Fink. Ha cambiato anche lo Schalke04, con l'olandese Huub Stevens per Ralf Rangnick, a fine settembre. La svolta in panchina per l'Herta Berlino è stata invece doppia: Markus Babbel è stato prima sostituito da Michael Skibbe ed il suo posto è stato preso Otto Rehhagel. Babbel, però, ha trovato posto all'Hoffenheim, dove ha sostituito Holger Stanislawski, mentre chiude il Friburgo con Christian Streich per Marcus Sorg.

La Serie A, invece, ha fatto tredici. Due in estate, ovvero Ficcadenti per Donadoni a Cagliari e Mangia per Pioli a Palermo. Entrambi però hanno ritrovato squadra: il primo a Parma, per Colomba, il secondo a Bologna, per Bisoli. Due cambi per il Cesena: via Giampaolo prima ed Arrigoni poi, con Beretta terzo tecnico della stagione. Scossone di settembre all'Inter, con Ranieri per Gasperini, mentre il Cagliari ha sostituito anche Ficcadenti con Ballardini. Rossi subentra invece a Mihajlovic alla Fiorentina, Cosmi a Di Francesco a Lecce, bissa anche il Palermo con Mutti per Mangia. Il Genoa cerca di invertire la rotta con Marino per Malesani e, last but not least, visto il trend, anche Mondonico per Tesser. Ed ora trema Ranieri, in casa Inter. L'Italia è la terra degli esoneri: ecco perché.