Nocerina, Catania: "Contro la Juve Stabia abbiamo perso due punti"
Parla Emanuele Catania, rappresentante di una vecchia guardia che non si è mai arresa e che spera di portare in salvo la Nocerina difendendo fino in fondo la grande conquista di un anno fa. Nelle sue parole c'è ancora grande rammarico per l'esito del derby con la Juve Stabia: "Non è una consolazione per noi la vittoria morale, fa piacere ma alla fine abbiamo perso altri due punti ed è accaduto, stavolta, senza nostre responsabilità". Ha rivisto varie volte in televisione le immagini del rigore assegnato da Velotto agli avversari. E rivedendo la sensazione avuta sul rettangolo di gioco non è affatto cambiata: "Ero a due metri dall'azione, quel fischio di Velotto continua a rimanere un mistero. A venti minuti dalla fine, in un derby del genere, non si può dare un rigore così. E' stata una mazzata, ha condizionato il nostro finale di partita, caratterizzato poi dalla sensazione di non riuscire più a vincere una partita giocata da noi alla grande". Segue altro: "In certi posti le cose non cambiano mai. Alla fine del primo tempo ho visto persone della Juve Stabia lamentarsi dell'arbitro dopo aver subito per la nostra superiorità nostra.
Velotto condizionato? Non credo, è uno esperto. Però nella ripresa ci sono stati anche altri errori, poteva scapparci un rosso a loro e poi c'è stata una segnalazione di fuorigioco del suo assistente davvero inspiegabile". Ed a proposito di certe dichiarazioni, va dritto al bersaglio: "Sau ha detto che meritiamo l'ultimo posto? L'anno scorso abbiamo rispettato tutti, anche dall'alto di 15 punti di vantaggio, siamo diversi". Dal Gubbio in poi, per tornare in casa propria, percorso chiaro e stabilito: "Giocare con gli stessi attributi evidenziati nel derby, al di là di tattica e cose del genere. Lottando, correndo e soffrendo. Vorrei restare titolare, vorrei giocarmi tutte le carte per salvare la Nocerina dalla retrocessione. All'andata ho sprecato troppo contro il Gubbio. Magari sabato prossimo riesco a farmi perdonare".