Nocerina, De Franco: "Finche' la matematica non ci condanna..."

Dopo il funambolo peruviano è la volta di Ciro De Franco, che rispetto a Merino scherza di meno al termine del mercoledì di lavoro a Siano. Per prima cosa parla del nuovo impiego personale, dopo essere passato da centrale di difesa a terzino: "A sinistra non avevo mai giocato. Invece da terzino destro avevo giocato solo nella Primavera del Catanzaro e i primi tempi a Scafati con Esposito. Ma non ci sono problemi, l'importante in questo momento è esserci". Risponde così sulle domande riguardanti il nuovo assetto tattico scelto di recente da Auteri: "Possiamo giocare con qualsiasi modulo, anche con la difesa a quattro. Rispetto alla prima parte della stagione, ora siamo un gruppo molto omogeneo". Di nuovo l'aspetto personale, stavolta al di là dei ruoli e degli assetti: "In tanti dicono che dopo l'infortunio non sono tornato quello di prima.

Ma forse non è del tutto vero. L'anno scorso sembrava tutto bello e felice. Quest'anno invece i problemi sono stati tanti, per tutti, capita nel calcio di passare da una stagione dove fila tutto liscia ad un'altra caratterizzata da ostacoli e negatività, questo però non vuol dire che sei cambiato tu". Chiude facendo il punto della situazione di casa molossa: "La matematica non ci condanna e noi daremo sempre il massimo fino a quando la matematica ci terrà in vita. Non è detta l'ultima parola, non è detta affatto .E poi c'è dell'altro, oltre alla classifica reale di oggi magari ci sarebbe da considerare quel che può succedere con i processi per il calcio scommesse. Quindi mollare mai, assolutamente".